Rigenerazione urbana, selezionato il progetto “Ecosistema culturale Valdera nord Monte pisano“.
Il progetto “Ecosistema culturale Valdera nord Monte pisano“, che coinvolge i comuni di Calcinaia, Bientina, Buti, e Vicopisano, è rientrato tra i 10 i progetti selezionati nella manifestazione di interesse, che si è chiusa il 31 marzo, per l’ammissione al Programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027).
Le 10 idee progettuali selezionate entreranno, dunque, a far parte della proposta complessiva del Programma regionale approvata ieri in giunta e che sarà trasmessa nei prossimi giorni alla Commissione Europea.
Le 10 candidature, che vedono coinvolti 15 Comuni, risultano finanziabili per un importo complessivo di 61milioni di euro (dai 7 agli 8 milioni a progetto); quota che potrà essere ancora incrementata grazie alla componente green delle iniziative di sviluppo urbano sostenibile, a valere sull’Obiettivo di policy OP2 “Un’Europa più verde” (efficientamento energetico degli edifici pubblici, realizzazione di infrastrutture verdi in aree urbane, potenziamento di soluzioni anche infrastrutturali di mobilità sostenibile.)
I progetti, nel dettaglio, sono stati presentati stamani dal presidente della Regione, Eugenio Giani, dall’assessore al governo del territorio Stefano Baccelli e dal direttore all’Urbanistica, Aldo Ianniello.
Ecosistema culturale Valdera nord Monte pisano – Calcinaia, Bientina, Buti, Vicopisano. Il progetto si articola sui seguenti interventi: – restauro funzionale della ex scuola elementare DOMENICO CAVALCA di Vicopisano; – restauro funzionale dei due immobili strettamente connessi e più rilevanti del comune di Buti: Castello Tonini – II lotto e Teatro di Bartolo; – rigenerazione culturale all’interno del centro storico di Calcinaia, tra il corso Vittorio Emanuele, via Saffi, via Ricasoli e via Torre Upezzinghi con riqualificazione del patrimonio edilizio esistente dichiarato di interesse culturale quale la Torre Upezzinghi, la Torre Mozza e il Museo della Ceramica attraverso interventi di restauro ed efficientamento energetico per favorire la localizzazione di musei didattici, coworking, polo museale di eccellenza, legato alla ulteriore valorizzazione dell’arte della ceramica.
La manifestazione di interesse non determina assegnazione di risorse; le strategie territoriali emerse saranno successivamente sviluppate, nell’ambito di un percorso che vedrà il coinvolgimento della Regione Toscana, nonché dei Comuni selezionati, in parallelo al percorso di elaborazione e definizione dello stesso Programma regionale e del negoziato con la Commissione europea.
“Avevo già preannunciato in questi mesi, anche nelle relazioni in Consiglio regionale, – spiega il presidente Giani – che la rigenerazione urbana e la riqualificazione dei nostri centri urbani sarebbero stati la preoccupazione principale anche nella logica dei finanziamenti che vengono dall’Europa. In questi anni avremo a disposizione 61milioni e con la commissione che ha lavorato in modo specifico avremo 10 aree della Toscana su 46 che saranno interessate. Sono i 10 progetti che ci portano a vedere una Toscana diversa proprio sul piano dei medi e piccoli centri e delle città. La qualificazione attraverso la rigenerazione urbana è una delle cose che fra recovery fund e fondi strutturali europei puntiamo di più, è il volto di una Toscana che cambia e che vedremo presto attraverso gli interventi concretamente attuati nella nostra regione. La politica di coesione europea nel ciclo di programmazione 2021-2027- prosegue Giani- conferma l’attenzione alla questione urbana, per intervenire sulle criticità che si manifestano, da quelle socio-economiche a quelle culturali ed ambientali, con l’obiettivo di perseguire uno sviluppo urbano sostenibile dei territori, attraverso un approccio integrato e multi-settoriale capace di esaltare i punti di forza della città, in termini di opportunità di crescita e sviluppo”.
“Prosegue e si rafforza – aggiunge l’assessore Baccelli – la strategia della Regione Toscana verso la rigenerazione urbana perché è il modo vero per non sprecare consumo di suolo che non può essere solo affermato in una norma. Il modo vero è quello di dare risorse ai comuni per riqualificare immobili ed intere aree e anche di stimolare a e accompagnare la loro progettualità. Siamo partiti con i Piani di innovazione urbana (Piu) che hanno riguardato i comuni medio grandi della Toscana, abbiamo proseguito ai sensi della legge 145 con un bando regionale per i piccoli comuni, quelli sotto i 15mila abitanti che confidiamo di rifinanziare ulteriormente per far scorrere la graduatoria. Abbiamo recentemente accompagnato la progettualità dei comuni per i progetti della qualità dell’abitare PINQuA . Avevamo preso l’impegno di utilizzare anche i fondi strutturali ed è questo il caso. Le risorse del progetto Fesr, 61 milioni di euro con cui finanzieremo 10 progetti che interessano 15 comuni. Abbiamo interloquito con la commissione europea e continueremo a fare gli opportuni passaggi per raggiungere l’obiettivo entro qualche mese”.
“Le risorse che in questo momento sono destinate a questa misura derivano per circa 600 milioni di euro dal Pnrr. Nell’ambito dell’Obiettivo di Policy 5 – ‘Un’Europa più vicina ai cittadini’ – e dell’Obiettivo Specifico E.1, si propone dunque questa ulteriore misura alla quale parteciperanno i Comuni selezionati, con le relative proposte. Il programma passa ora al vaglio della Commissione Europea, con l’auspicio che entro il prossimo autunno, dopo la sua approvazione, si possa passare alla fase attuativa, a partire dalla co-progettazione che vedrà impegnati i Comuni stessi e gli uffici della Regione Toscana”.
“La legge 65/2014 “Norme per il governo del territorio” e il Piano Paesaggistico del 2015- aggiunge Ianniello- rappresentano un impegno rilevantissimo per Regione e Comuni, nel completo rinnovamento della pianificazione urbanistica, attraverso strumenti e discipline orientati allo sviluppo sostenibile. Questo obiettivo si persegue, certamente, attraverso norme rigorose per la trasformazione del suolo. In questo contesto, la rigenerazione urbana rappresenta l’azione positiva fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della legge e del piano, con la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente intesa come leva per ottenere una consistente riduzione del consumo di suolo”.
Riassumendo, sono stati 69 i Comuni appartenenti ad aree urbane (circa il 70% dei comuni eligibili) che, in forma singola o associata, hanno partecipato alla Manifestazione di interesse inviando, entro la scadenza del 31 marzo 2022, idee e strategie progettuali integrate per recuperare e valorizzare spazi urbani da destinare a finalità sociali, per la fruizione dei luoghi di cultura, la riduzione delle emissioni nell’ambiente, per potenziare i servizi ecosistemici in ambito urbano.
Sono state così valutate 46 proposte progettuali per individuare le strategie territoriali da attuare al fine di promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato ed inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane del Programma regionale Fesr 2021-2027.