La corsa alle seconde case per Pasqua, quando tutta l’Italia sarà in zona rossa dal 3 al 5 aprile, preoccupa la Regione Toscana. E così il governatore Giani prova a blindarsi.
Se infatti il decreto anti-Covid del governo Draghi del 13 marzo ha mantenuto la possibilità, sia in zona rossa che in arancione, di fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori Regione, il governatore Giani ha introdotto con un’ordinanza una stretta agli arrivi in Toscana.
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Da oggi all’11 aprile stop a chi arriva nelle seconde case in Toscana se non ha la residenza. Lo prevede la nuova ordinanza che il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha firmato oggi e che consente l’ingresso in Toscana con la finalità di recarsi presso le cosiddette seconde case solo in presenza di motivi di salute, lavoro, studio o gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata. Sulle seconde case, dopo la sospensione da parte del Tar della precedente ordinanza (che lo consentiva solo a chi avesse in Toscana il proprio medico di famiglia), Giani spiega: “L’abbiamo impostata non sul medico, come la prima ordinanza che era anche a tempo indeterminato, ma per un periodo determinato, da oggi all’11 di aprile. Ce lo hanno richiesto tanti sindaci di zone come ad esempio la Versilia e trovo che sia giusto perché in un momento così delicato non è opportuno aumentare la densità della popolazione nelle località dove si concentrano molte seconde case”. Per quanto riguarda invece i residenti, “il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dall’ultimo Dpcm – ha detto Giani -, quindi per esempio per attività di manutenzione. Anche se è permesso dal Dpcm chiedo a tutti – l’appello finale del presidente – di non andare nelle zone rosse per non alimentare rischi ulteriori di contagio”