PONTEDERA. Ci siamo. Il premier Conte lo ha annunciato ieri in parlamento, e salvo improbabili ripensamenti, le scuole secondarie di secondo grado (forse anche le classi della seconda e terza media) passeranno alla didattica a distanza al 100%. Manca “solo” il testo del nuovo Dpcm, che dovrebbe essere firmato tra oggi e domani.
In attesa delle nuove disposizioni governative, vediamo come per adesso si sono organizzate le scuole superiori di Pontedera. All’Iti “G. Marconi” dal 2 novembre si è passati ad un regime misto di Didattica Digitale Integrata (Ddi) per il 75% e di didattica in presenza per il 25% giornalmente degli studenti. Sulla sito web dell’istituto leggiamo: “Le classi frequenteranno in presenza per 5gg di una settimana come indicato nella tabella allegata, che comporta la presenza giornaliera a scuola di ca. il 25% degli studenti dell’Istituto. Le classi che non operano in presenza usufruiranno delle attività in DDI in modalità sincrona (videolezioni) secondo l’orario definitivo, registrando regolarmente le presenze e le assenze e ogni altra annotazione, voto, ecc… sul registro elettronico”. Anche l’Ipsia “Pacinotti” sta garantendo il 25 % della didattica in presenza secondo una tabella pubblicata sul suo sito web.
Al Liceo “XXV Aprile” l’attività didattica in presenza (il 25%) si sta svolgendo nelle 12 aule più spaziose della sede centrale del Liceo, mentre il 75% degli studenti segue le lezioni a distanza dalla propria abitazione. Anche al Liceo “Montale” è stata attivata la didattica al 25% in presenza e al 75% in Ddi (Didattica Digitale Integrata). Sulla pagina web del “Montale” sono online le tabelle con gli orari delle lezioni delle classi in presenza. Lo stesso ha fatto anche l’Itcg “Fermi” che ha attivato la didattica mista: 25% in presenza e il 75% in Ddi.
É passata poco più di una settimana dall’ultimo Dpcm del 24 ottobre che prevedeva il 25% di didattica in presenza garantita giornalmente, le scuole hanno cercato di adeguarsi alle disposizioni ma ora è in arrivo un altro Dpcm. I dirigenti e docenti sono chiamati a un ulteriore sforzo riorganizzativo, l’ennesimo.