TOSCANA. La proposta di statalizzazione delle scuole d’infanzia, progetto del Comune di Pisa, è stato interrotto dalla Provincia. Adesso si esprimerà la giustizia amministrativa. Munno-Petrucci: “La Regione ha liquidato le nostre interrogazioni. La parola passa all’autorità giudiziaria”
“Sono rimasta molto delusa di come l’assessore regionale Nardini abbia liquidato le due interrogazioni del consigliere Petrucci, dando due risposte d’identico contenuto. Alla giunta regionale è affidato il ruolo di garantire che siano rispettate regole nella formazione della rete scolastica tese a valorizzare, da un lato, l’impegno serio e costante degli istituti scolastici e, dall’altro, quello di rispettare la continuità di scelte già intraprese. Cosa che quest’anno è stata totalmente disattesa. Incomprensibile, perciò, la risposta della Regione che, non correggendo il piano proposto dalla Provincia di Pisa, ha interrotto un percorso già iniziato e approvato lo scorso anno dalla stessa amministrazione regionale –spiega l’Assessore alle Politiche socio-educative e scolastiche del Comune di Pisa, Sandra Munno- Non resterà che attendere la decisione dell’autorità giudiziaria”.
“Ci dispiace che la Regione non voglia prendere atto della palese violazione delle regole da lei stessa scritte. Purtroppo, a questo punto, sarà la giustizia amministrativa a chiarire chi ha ragione” dichiara il Consigliere regionale Diego Petrucci (Fdi).
La proposta di statalizzazione delle scuole d’infanzia è un progetto molto importante per il Comune di Pisa, peraltro già iniziato con l’approvazione della Regione lo scorso anno e la statalizzazione della scuola “Agazzi”. L’obiettivo è quello di completare la statalizzazione anche per le ultime due scuole comunali, “Calandrini” e “Montessori”. La Provincia di Pisa, che non ha tenuto conto delle istanze della Zona Pisana, ha interrotto un percorso già iniziato e approvato dalla Regione.
Anche la trasformazione della scuola media ad indirizzo musicale, progetto serio perseguito da oltre 10 anni dall’Istituto “Toniolo”, è stato interrotto, essendo stata data priorità all’Istituto “Falcone” di Cascina che ha presentato la domanda quest’anno senza un progetto altrettanto storico e continuativo.