Il tumore al colon retto nei nostri territori è il secondo tumore per frequenza nelle donne e il primo tumore, sempre per incidenza statistica nell’uomo, dati che riguardano la fascia di età da 50 anni in poi. I campioni si possono consegnare anche alla farmacia di Galleno.
Inoltre anche se non c’è ancora un dato statistico disponibile, nella mia attività professionale ho notato alcuni casi che rappresentano una preoccupante insorgenza più precoce di questa malattia”. A dirlo è Claudio Colombini medico di famiglia che da decenni lavora tra Galleno, Orentano e Villa Campanile.

“Per questo – continua Colombini – nelle frazioni di Castelfranco e degli altri comuni che afferiscono alle Cerbaie, bisogna cercare di avvicinare il più possibile i servizi di screening alla popolazione, per aumentare la prevenzione e la diagnostica precoce, per altro si tratta di un servizio gratuito per le fasce di popolazione ritenute sensibili.”
Una riflessione questa maturata durante un incontro a dicembre scorso alla Casa della salute di Galleno, dove si ritrovarono l’assessore Filomena De Donato, il vicesindaco di Fucecchio, Fabio Gargani, i medici della zona tra cui lo stesso Colombini, dove maturò l’idea di rendere più accessibile lo screening per il tumore al colon retto.
“In questa logica – continua Colombini – negli ultimi mesi siamo riusciti con l’assessore Filomena De Donato di Castelfranco di Sotto e con il mio collega di Fucecchio, il vicesindaco Fabio Gargani, ad attivare un nuovo servizio attraverso la farmacia di Galleno. Grazie anche alla disponibilità dei farmacisti ora è possibile trovare le provette e riconsegnarle con i campioni biologici alla farmacia, dove la Asl poi li ritira e li porta in laboratorio.
Sempre in farmacia è anche possibile ritirare i risultati degli esami. Questo – continua Colombini – è un servizio importante per la popolazione castelfranchese di Galleno e delle frazioni limitrofe e andrebbe esteso anche ad altre strutture locali. In questo modo si evita, soprattutto alla popolazione più anziana di dover andare fino al distretto sanitario di Castelfranco, a diciotto, diciannove chilometri di distanza per consegnare un campione di laboratorio e poi dovervi tornare per ritirare i referti, per non parlare dei tempi di attesa nella struttura alle volte anche di ore.
Queste distanze – continua Colombini – di fatto rischiano di diventare un ostacolo, che alla fine crea le condizioni per una rinuncia al diritto alla salute, per altro su un progetto di screening già pagato dalla Regione e che nei piani sanitari dovrebbe raggiungere almeno il 50 per cento della popolazione, per questo credo che il servizio che è partito a Galleno andrebbe esteso anche nelle altre frazioni”.
“Le valutazioni fatte da Colombini, oltre ad avere un valore tecnico prezioso, si parla di un medico di famiglia di lungo corso – spiega l’assessore alle politiche sociali di Castelfranco di sotto Filomena De Donato – pongono in primo piano il problema dell’accesso a servizi sanitari per le popolazioni più svantaggiate, in questo caso magari si parla di anziani che hanno difficoltà per gli spostamenti in auto.
L’idea di avvicinare, per quanto possibile, i servizi alla popolazione è giusta e importante, per questo vorrei avviare un percorso che ci permetta anche di aprire un’interlocuzione con le farmacie di Orentano e Villa Campanile per capire se è possibile attivare lo stesso servizio partito a Galleno. Un percorso che siamo riusciti ad avviare con la preziosa collaborazione di Colombini e del vicesindaco di Fucecchio, Gargani e che rappresenta un’attenzione alla salute della popolazione e all’accesso alla diagnostica su un tema importante per la salute della popolazione”.