Il titolare della pizzeria Rewind interviene dopo l’aggressione alle due commesse: “Non si può più mettere la testa sotto la sabbia“.
“Quanto accaduto a Pontedera è un fatto inaccettabile“. Comincia così la dura e accorata dichiarazione di Raffaele Saviano, titolare della pizzeria Rewind, dopo il grave episodio di violenza che ha coinvolto due lavoratrici aggredite con una bottiglia rotta durante il loro turno. Un fatto che, secondo Saviano, “colpisce non solo due lavoratrici, ma l’intera comunità cittadina“.
Parole dure, quelle dell’imprenditore, che non nasconde l’amarezza e la preoccupazione per un clima cittadino che definisce ormai intollerabile: “Aggredire due persone che stanno semplicemente facendo il proprio lavoro – prosegue – non è solo un gesto criminale: è un attacco alla sicurezza, alla dignità e alla tranquillità di chi vive e lavora in questa città“.
Saviano non cerca lo scontro politico, ma invita a guardare in faccia la realtà: “Non voglio fare polemiche: ma l’interesse comune deve essere quello di difendere chi ogni giorno lavora con sacrificio. Bisogna ammettere che anche a Pontedera esiste un problema enorme di sicurezza. Non possiamo più girarci dall’altra parte“.
L’appello è rivolto direttamente alla politica e alle istituzioni: “Difendere il commercio significa esserci adesso, senza paura, senza calcoli, senza giochi di palazzo. Perché la sicurezza e la dignità di chi lavora non possono più aspettare“.
Saviano riconosce l’iniziativa del sindaco, che ha prontamente chiesto un incontro con il prefetto per discutere della situazione: “Un plauso al sindaco per questo passo importante. Ma tutto questo non può rimanere nel cassetto della politica. Oggi più che mai è necessario tradurre le parole in azioni concrete“.
E a proposito di azioni, il titolare della pizzeria Rewind lancia una proposta chiara: “Serve un controllo più assiduo con vigili di quartiere, presidi costanti nelle zone più a rischio come l’area della stazione, un aumento delle telecamere e la riqualificazione delle aree degradate, dove troppo spesso si annidano spacciatori e delinquenti“.
L’allarme è anche di prospettiva: “La microcriminalità attuale potrebbe essere il seme per lo sviluppo di una criminalità organizzata più pericolosa. Non possiamo aspettare che sia troppo tardi“.
Infine, un pensiero per chi ogni giorno lavora con impegno, tra mille difficoltà: “Sono vicino alle due commesse coinvolte, ai miei colleghi e a tutti gli operatori del commercio. Pontedera merita una risposta concreta. E la merita adesso“. Fonte: Raffaele Saviano