PONTEDERA. In merito al nuovo Dpcm, varato nella serata di ieri dal premier Conte, è intervenuto Luca Sardelli, presidente Confesercenti Pontedera.
Sardelli, alla vigilia, si era detto molto preoccupato che l’aumento repentino dei contagi e le scelte pesanti fatte in Francia, Inghilterra e Germania portassero anche l’Italia a processi di chiusura dall’alto, pesanti e pericolossisimi per le imprese.
Tuttavia, senza entrare nei tanti aspetti del nuovo Dpcm, Sardelli ha voluto sottolineare 2 aspetti:
“La questione ‘movida’ è stata risolta coinvolgendo i sindaci, che potranno disporre la chiusura dopo le ore 21.00, di vie o piazze dove possono crearsi assembramenti. Sarebbe stata rischiosissima qualsiasi altra scelta e nelle nostre Città si potranno trovare gli equilibri giusti senza che un decreto sancisca vita o morte di strade, piazze e delle imprese che ci lavorano, anche se si tratta di aver scaricato sui sindaci gigantesche responsabilità.” – scrive Sardelli a proposito delle chiusure messe nelle rimesse nelle mani dei sindaci.
“La questione ristorazione è stata risolta consentendola con qualche limite fino alle 24:00 con consumo al tavolo e con un massimo di sei persone per tavolo, consentendo l’asporto fino alle ore 24:00 e la consegna a domicilio. Noi abbiamo insistito molto che si responsabilizzassero tutti gli attori coinvolti, perché siamo in una fase di convivenza con questa maledetta pandemia e un altro lockdown generalizzato o anche chiusure forzate sarebbero state una devastazione economica e sociale che non possiamo permetterci.” – tira un sospiro di sollievo Sardelli, che conclude: “Adesso dovremo essere capaci tutti, sia gli operatori economici, sia ogni singolo cittadino, nel creare le condizioni per non peggiorare la situazione attuale. Molto dipende da ognuno di noi.”