Prevista una diminuzione del gettito delle sanzioni per il 2025. Dai 18 milioni di euro previsti, 2,6 milioni di euro per la sicurezza della viabilità provinciale.
“A fronte dei 20 milioni previsti di incasso al 31.12.24, i nostri uffici prevedono un’entrata pari 18 milioni di euro al 31.12.25”, afferma il Presidente Massimiliano Angori. “Un dato che deriva da aspetti puramente tecnici, ma anche da una flessione delle sanzioni rilevate: in questo senso, una buona notizia perché evidentemente significa anche che gli utenti della strada non superano il limite dei 90km/H, predisposto per la sicurezza ed incolumità di ciascuno”.
“Questi 18 milioni saranno così distribuiti nella loro gestione diretta da parte dell’ente provinciale: 7 milioni di euro da accantonare al fondo svalutazione crediti; 6,2 milioni di euro saranno trasferiti alla Città Metropolitana e alla Regione Toscana per la manutenzione della Fi Pi Li (per il 2024 sono trasferiti 5,2 milioni di euro, mentre per il 2025 la Regione Toscana chiede 1 milione in più, ndr); 2,2 milioni di euro riguardano le cosiddette spese di gestione (ovvero quelle relative alla gestione amministrativa delle sanzioni, etc). All’ente provinciale rimangono circa 2,6 milioni di euro da investire in opere per la sicurezza della viabilità provinciale, funestata in questo periodo sempre di più anche a causa dei fortissimi eventi meteo che stanno interessando anche la nostra provincia”, afferma ancora Angori.
“Il tutto si inserisce in una nuova operazione di spending review avviata dal Governo, e che si abbatterà anche sugli enti locali e le province. A cominciare dalla introduzione del tetto del 75% del turn over del personale per le amministrazioni dello Stato a partire dal 2025. E poi: province e città metropolitane in base alla manovra appena approvata contribuiranno al risanamento della finanza pubblica per 10 milioni di euro per il 2025; 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028; 50 milioni di euro per l’anno 2029. In un clima come questo, anche enti come quello provinciale, che rivestono comunque importanti competenze per cittadini e cittadine, imprese e comunità hanno sempre più difficoltà ad operare sia concretamente sia con una visione progettuale di ampio respiro”, conclude Angori.