Il gruppo politico della Lega territoriale torna a puntare il dito sull’ex discarica ubicata in Santo Pietro Belvedere località “Querciasecca” (PI).
L’ Assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, risponde all’interrogazione presentata dalla Consigliera Regionale Elena Meini della Lega, in merito ai ” necessari interventi per il ripristino dell’ex discarica ubicata in Santo Pietro Belvedere località “Querciasecca” (PI).”
A tal proposito, l’esponente leghista, così commenta: “Il problema della discarica mai bonificata di Santo Pietro Belvedere, prospettato dalla Sezione della Lega di Capannoli e di naturale particolare interesse per i suoi abitanti, va seguito con molta attenzione e risolto valutando tutti gli interventi utili da porre in atto”.
Il Commissario della Sezione di Capannoli-Altavaldera, Ivo Parodi, rileva invece che :”La risposta della Regione precisa che come tipologia di intervento era previsto il ripristino ambientale dell’area e conferma che è presente agli atti un documento presentato dal comune di Capannoli, riguardante un’ indagine conoscitiva volta a verificare la qualità dell’acqua e lo stato di mineralizzazione dei rifiuti, ma a nulla di tutto questo è stato dato seguito, tant’è che ad ARPAT, non risultano analisi recenti in merito”.
Prosegue il comunicato della Lega Capannoli con questi interrogativi: “Le analisi previste dal Comune di Capannoli con tanto di determina – continua Parodi – dovevano essere svolte lo scorso anno e terminate in circa sei mesi. Perché il Comune non ha proceduto? Cosa ha paura che emerga? Se le ha fatte, sarà forse stato rilevato qualcosa di scomodo? Penserà forse, che i rifiuti si siano degradati miracolosamente da soli? Sono tutti interrogativi che porteremo in sede di Consiglio Comunale e dunque la Pubblica Amministrazione non potrà più sottrarsi al giudizio dei cittadini, esternando banali e puerili scuse. Dopo 30 anni di gestione del paese da parte di partiti e liste civiche chiaramente di Sinistra, è ora di rompere il muro di silenzi e risolvere la problematica”.
Con questa richiesta conclude il documento della Lega Sezione Capannoli: “Chiederemo al Comune, se veramente non ha nulla da nascondere, che intervenga anche ARPAT come garante degli interventi che non devono essere svolti solo da un’azienda privata.”