Primo sopralluogo sulla rete fognaria di Santa Croce sull’Arno in via Pacinotti e in via di Pelle. Il 2 ottobre nuovo incontro.
Sono partite le ricognizioni sul sistema fognario e in generale di drenaggio delle acque meteoriche a Santa Croce sull’Arno. Il primo appuntamento in parte si è svolto in municipio, carte alla mano, in parte sul campo, per cercare di capire cosa non funziona nel sistema di drenaggio. Vi hanno partecipato tutti soggetti coinvolti: il consorzio Aquarno spa, Acque spa, il consorzio di bonifica Basso Valdarno 4, i tecnici del comune di Santa Croce.
“Ho riscontrato – dice l’assessore all’ambiente Sonia Boldrini – da parte di tutti i presenti la buona volontà di cercare di risolvere i problemi e questo è un buon punto di partenza. Siamo partiti da via Pacinotti e da via di Pelle all’altezza dello Stadio dove vi è uno dei punti critici del sistema. Ma questa è solo la prima tappa, intanto però è emerso che probabilmente negli anni si sono sedimentati vari interventi e ora forse sarebbe opportuna in via preliminare una ricognizione cartografica per avere un unico documento dove è riportato in modo integrato tutto il tracciato del sistema di drenaggio delle acque: quello del comune, quello misto di Acque spa e quello industriale di Aquarno. Questo potrebbe essere utile per capire rapidamente le varie interconnessioni.
Dalle prime ispezioni sul sistema, durante il sopralluogo comunque abbiamo visto le fognature della zona che al momento non hanno presentato particolari criticità. Questo ovviamente – spiega Boldrini – è un bene per alcuni aspetti, ma complica un po’ “l’enigma” perché quindi ora è necessario continuare i sopralluoghi e le ispezioni. Il 2 ottobre infatti saremo nuovamente impegnati in un nuovo sopralluogo. Sarà comunque necessario un lavoro lungo e complesso, per capire cosa possiamo fare nell’immediato per tamponare al meglio la situazione. Contemporaneamente è importante mettere in atto tutte le soluzioni per fronteggiare l’emergenza, mentre l’obiettivo finale è arrivare alla definizione di uno studio idrogeologico complessivo”.