“Non è certo stato il primo week end che tutti attendevano per i saldi”. E’ Simone Romoli responsabile di Confesercenti Toscana Nord a tracciare un primissimo bilancio sulle vendite effettuate nel fine settimana .
“La pandemia che ancora non allenta la propria morsa continua a frenare questo fondamentale periodo per le attività commerciali che devono ancora fare i conti con bilanci negativi proprio a causa del covid”. E’ del tutto evidente che siamo ancora in piena emergenza e quindi, come tale, occorrono sostegni concreti e immediati da parte del governo”. C’è evidente preoccupazione nelle parole di Simone Romoli, responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord, ad una settimana dall’inizio dei saldi di fine stagione ancora pesantemente condizionati dalla pandemia.
“Da uno studio commissionato da Confesercenti – spiega ancora Romoli – emerge come solo il 33% di coloro che hanno dichiarato interesse per i saldi di fine stagione sono andati a comprare nello scorso fine settimana. Anche se lo studio lascia aperto uno spiraglio di ottimismo rilevando come il 61% del budget complessivo destinati alle vendite di fine stagiona sarà speso fino alla prossima domenica e soprattutto come il 78% degli intervistati dichiari di preferire l’acquisto in presenza nei negozi rispetto all’on line. Ottimismo che vogliamo cogliere invitando i clienti ad andare in presenza nelle attività di fiducia in totale sicurezza, convinti che anche questa ondata la metteremo alle spalle”. Romoli affronta poi la questione dei green pass.
“La priorità per le attività commerciali è quella di scongiurare in maniera definitiva ogni ipotesi di chiusura. Rispetto ad un anno fa, la campagna vaccinale attraverso il green pass ha permesso di tenere tutto aperto seppur con le restrizioni legate appunto alla certificazione verde. I nostri soci ci hanno espresso solo una preoccupazione organizzativa – conclude il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord – una volta che scatterà l’obbligo di green pass per accedere a tutte le attività commerciali, ad eccezione di quelle dei servizi essenziali, comprendendo però che si tratta dell’unica strada per continuare a lavorare”.
Tornando ai saldi secondo Confesercenti, quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.