Al via Sabato 4 Gennaio. A Pisa e provincia oltre 100mila famiglie coinvolte, spesa media di 138 euro a persona. Giro d’affari di oltre 30 milioni di euro.
Con l’avvio dei saldi sabato 4 gennaio, saranno circa 16 milioni le famiglie italiane che approfitteranno degli sconti, che dureranno 60 giorni. Secondo le stime di Confcommercio, ogni persona spenderà mediamente 138 euro,
per un giro d’affari complessivo di 4,9 miliardi di euro. Anche a Pisa e provincia la spesa pro capite si allinea ai valori nazionali, coinvolgendo circa 100mila famiglie. Con una spesa media di 307 euro a famiglia, il giro d’affari stimato per l’area provinciale supera i 30 milioni di euro.
“Le aspettative per i commercianti sono alte in vista di questi saldi. La stagione fredda sta contribuendo a generare un maggiore interesse verso capi invernali come cappotti, giacconi, piumini, maglie in lana e capospalla” – afferma Lorenzo Nuti,
presidente di FederModa Confcommercio Pisa, membro della Giunta e del Consiglio nazionale di FederModa Italia e Presidente dei Giovani Imprenditori FederModa Italia Confcommercio – “La conferma di una data unica a livello
nazionale per l’avvio dei saldi è senz’altro positiva, in quanto consente di beneficiare di una pubblicità gratuita e uniforme, un vantaggio significativo anche per le piccole realtà e i negozi di vicinato”.
“Un punto cruciale è sempre quello di incentivare gli acquisti nei negozi di vicinato” – prosegue Nuti – “Da sempre riteniamo fondamentale promuovere il commercio locale, che in momenti così particolari offre sicurezza e trasparenza. Nei negozi di
vicinato, infatti, è possibile verificare che i prodotti siano effettivamente di stagione, un aspetto che spesso manca nella grande distribuzione o nei negozi online”. “Questi saldi potrebbero rappresentare un’importante opportunità per far decollare le
vendite” – dichiara Lorenzo Nuti – “Il mese di dicembre ha registrato un avvio fiacco per gli acquisti, ma è interessante notare il trend positivo emerso negli ultimi giorni prima di Natale. Questo potrebbe rappresentare un buon punto di partenza e un
segnale di fiducia per le prossime settimane”.
I saldi rappresentano un momento fondamentale per il tessuto economico del territorio, come sottolinea Federico Pieragnoli, Direttore Confcommercio Provincia di Pisa: “Il settore dell’abbigliamento al dettaglio continua ad affrontare sfide significative.
Nel 2024, i consumi nel comparto moda hanno mostrato un andamento altalenante: da un lato, si sono registrati segnali di ripresa durante i periodi di alta stagione; dall’altro, i piccoli negozi indipendenti e multimarca hanno dovuto fronteggiare
crescenti difficoltà, a causa della concorrenza dell’e-commerce e delle grandi catene, oltre al calo del potere d’acquisto delle famiglie. Nonostante le difficoltà, i saldi rimangono un’importante opportunità per i consumatori, che possono acquistare capi
di qualità a prezzi competitivi, e per i commercianti, che vedono in questo periodo una chance per recuperare parte del fatturato perso. È essenziale valorizzare il negozio fisico, una risorsa fondamentale non solo per il presidio del territorio, ma anche per garantire una diversificazione dell’offerta commerciale”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda le regole di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice delConsumo). In tal caso, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online, i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate dal negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. Durante tutto il periodo dei saldi, il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»). Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa