“Connecting Cities (città in collegamento): Pontedera e Ponsacco insieme per la qualità dell’abitare e la rigenerazione urbana”.
La proposta presentata dai due Comuni alla Regione Toscana nell’ambito del Piano innovativo nazionale per la qualità dell’Abitare (PINQuA), che finanzia progetti aggregati fino a 15 milioni di euro, ha ad oggetto il compendio immobiliare ex O.N.M.I (Scuola d’infanzia di Via Corridoni) di Pontedera e il famoso condominio di via Rospicciano a Ponsacco.
L’obiettivo complessivo del progetto è quello di realizzare un intervento di rigenerazione con un approccio che mette al centro la qualità dell’abitare nei centri cittadini mediante lavori di riqualificazione delle aree soggette a degrado edilizio capaci di valorizzare gli spazi esistenti, restituire alla città ed ai propri abitanti aree dotate di verde e strutture in grado di favorire la socialità, combattere la povertà abitativa, garantire la sicurezza degli abitanti, realizzare edifici funzionali ed ecosostenibili, assicurare esternalità in termini di servizi ai residenti dei quartieri circostanti.
Il progetto intende inoltre dare risposte alla complessità della domanda di casa offrendo un mix abitativo integrato con diversi livelli di accoglienza (temporanea nei co-housing, permanente negli alloggi sociali e di edilizia popolare) e di acquisto (possibilità di acquisto con la formula rent to buy) strettamente connesso al mix socio-economico-anagrafico dei residenti.
“Lo sforzo progettuale realizzato nell’arco delle ultime due settimane – commentano i Sindaci Matteo Franconi e Francesca Brogi – testimonia la grande capacità di questo territorio di cercare nuove forme di collaborazione nella comune consapevolezza che le sfide del futuro richiedono un approccio a geometrie variabili tarato su ambiti territoriali tematici che possano essere di riferimento per politiche differenti ispirate ad obiettivi unitari. La proposta elaborata va quindi oltre la mera condivisione di un progetto complessivo in quanto realizza un primo passo verso un sistema sovracomunale di housing sociale diffuso attraverso il quale sia possibile dare risposte differenziate in funzione della diversità dei bisogni, con un approccio integrato teso a mettere in rete gli interventi riqualificazione abitativa evitando che essi si sovrappongano nei territori, ignorandosi”
“Nell’ultimo periodo il bisogno di casa – dicono gli assessori, Sonia Luca e David Brogi – si sta estendendo a nuove fasce della popolazione. Per poter dare risposte efficaci è quindi necessario ampliare l’offerta dei servizi abitativi e degli strumenti a supporto dell’abitare cercando soluzioni innovative che da un lato, possano assicurare le categorie più deboli dal disagio sociale ed economico e dall’altro siano dinamiche ed assistite per avversare l’effetto di stagnazione sociale connesso all’edilizia popolare tradizionale nonché quanto più possibile diffuse per scongiurare l’emarginazione all’interno di contesti territoriali assegnati”