Sicurezza, le richieste del Sindaco Conti al Comitato per l’ordine e la sicurezza: “I fatti avvenuti nel fine settimana sono intollerabili per la nostra città. Pisa non può essere ostaggio di chi delinque e usa violenza“.
Al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato lunedì mattina per discutere dei gravi fatti di cronaca che si sono verificati a Pisa durante il fine settimana appena trascorso, il sindaco di Pisa Michele Conti ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Gambacorti per rendere noto il contenuto del suo intervento.
“Stamattina al Comitato per l’ordine e la sicurezza – ha spiegato il sindaco Conti – sono intervenuto per parlare dei gravi fatti avvenuti nel fine settimana. Le cronache riportano risse e accoltellamenti avvenuti in centro storico. Dalle prime informazioni sembra si tratti di una guerra tra due opposte fazioni di spacciatori extracomunitari.
Sono fatti intollerabili per Pisa: una città di piccole dimensioni come la nostra non può essere ostaggio di 40-50 persone. Adesso basta. Ho chiesto un intervento adeguato e tempestivo al Prefetto di Pisa e al Questore, un giro di vite per interrompere questa escalation di violenza, prima che diventi incontrollabile e porti a conseguenze ancora più gravi. Ho trovato una grande collaborazione da parte del nuovo Questore Sebastiano Salvo, che si è insediato da pochi giorni, e, insieme al Prefetto e agli altri membri del Comitato, abbiamo deciso che debba essere costituita una task force, aumentando il numero degli uomini presenti sul territorio“.
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“Noi come Comune con il NOSU, il Nucleo operativo di sicurezza urbana della Polizia Municipale – prosegue il sindaco Conti – abbiamo fatto già tanto in questi anni. Il NOSU interviene quotidianamente in centro storico per contrastare situazioni di degrado e di spaccio di droga. Negli ultimi anni, dal 2018 ad oggi, sono stati 150 gli arresti della Polizia Municipale per reati di spaccio, grazie al lavoro di squadra composto dai nuclei specializzati, personale in borghese, agenti ciclisti, unità cinofila e centrale operativa che gestisce le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che in questi 5 anni sono passate da 93 a 154. Ma il lavoro encomiabile della Polizia Municipale da solo non basta, bisogna fare di più. I fatti di questi giorni sono gravi e chiedo a tutte le istituzioni di fare fino in fondo la propria parte. Le risse e gli accoltellamenti di questi ultimi giorni non sono altro che regolamenti di conti e rivalità tra bande di spacciatori che si contendono lo spaccio di droga, quelle che gravitano nella zona della Stazione, e quelle che occupano la zona Vettovaglie. Sono facce e nomi ben noti agli inquirenti. Gli strumenti, il personale – anche alla luce dell’annunciato aumento di organico di agenti in forza alla Questura di Pisa – per intervenire esistono: a questo punto è necessaria la volontà di mettere in pratica una risposta immediata perché la nostra città non può tollerare di continuare a ospitare chi delinque e usa violenza“.
“Infine – ha concluso il sindaco Conti – ritengo che sia necessaria un’attenzione particolare anche alle attività commerciali, ai B&B, agli appartamenti affittati da privati, soprattutto in tutta la zona Stazione. Sull’incendio che è avvenuto la scorsa settimana in via Vespucci, mi preme intervenire in maniera specifica: stiamo lavorando a un’ordinanza contingibile e urgente che ci permetta di fare controlli mirati, perché se si apre un’attività come negozio di abbigliamento non è consentito tenere i fondi pieni di scatoloni che arrivano fino al soffitto. In quel caso si tratta di un’attività diversa, di magazzino e stoccaggio di materiale che va fatta altrove, in capannoni fuori dal centro, presentando certificati e permessi adeguati previsti per legge, e non in piccoli fondi commerciali all’interno di condomini sotto abitazioni private, con il rischio di creare danni ai residenti della zona. Abbiamo inoltre chiesto una task force per fare controlli in zona Stazione e contrastare i B&B abusivi, che spesso sono ricettacoli di spacciatori o persone che vengono a Pisa non per motivi di turismo, ma per svolgere attività illegali“.
Fonte: Comune di Pisa