L’obiettivo è concludere entro il 31 luglio, non oltre il 30 settembre. Il sindaco Franconi: «Solo con l’ultimo camion potremo dirci soddisfatti».

Dopo una lunga e complessa vicenda giudiziaria, la bonifica dell’area privata “Green Park” è finalmente entrata nella fase operativa: nei giorni scorsi sono cominciati i lavori di rimozione dei cumuli di terra contaminata da keu, materiale di scarto proveniente dall’industria conciaria e finito illegalmente sotto la superficie del terreno.
I camion hanno iniziato a portare via i primi carichi, dando così attuazione al piano di smaltimento approvato con l’ordinanza firmata lo scorso 7 maggio dal sindaco di Pontedera Matteo Franconi. Secondo il crono-programma presentato dai soggetti obbligati – e accettato formalmente dal Comune – i lavori dovranno concludersi entro il 31 luglio, e comunque non oltre il 30 settembre 2025.
Il keu verrà rimosso e smaltito secondo le modalità previste dalle autorità competenti e sotto la sorveglianza degli organi preposti al controllo ambientale.
«Potremo dirci soddisfatti soltanto nel momento in cui vedremo l’ultimo camion trasportare via l’ultimo carico del terreno contaminato – ha dichiarato Franconi – ma credo non sia inutile riepilogare, brevemente, come abbiamo affrontato la vicenda e cosa abbiamo fatto per gestirla».
Il primo cittadino ha rivendicato il ruolo attivo del Comune lungo tutta la durata dell’iter, evidenziando il doppio obiettivo perseguito: da un lato, il rispetto del principio del “chi inquina paga”, evitando che i costi della bonifica ricadessero sulla collettività; dall’altro, la tutela dell’ambiente, monitorando la situazione in attesa che si concludessero le necessarie procedure legali e amministrative.
Franconi ha sottolineato come il Comune abbia agito «raccontando gli snodi cruciali dell’intero percorso solo in presenza di atti ufficiali, formali, concreti; con la misura di chi si occupa soltanto di informare nonostante il diluvio della disinformazione interessata (per lo più politica)».
Un approccio prudente, quello adottato dall’amministrazione comunale, che il sindaco ha definito come un atto di responsabilità in un contesto reso difficile dalla complessità delle norme e dalle tempistiche della giustizia.
«Amministrare una città significa declinare principi grandi dentro la complessità, con dedizione competente e dubbi che aiutano a cercare soluzioni – ha aggiunto Franconi – Probabilmente è una postura che va poco di moda nel tempo degli slogan vuoti, ma noi continuiamo a credere che la verità abbia le gambe lunghe, e che rincorrerla sia un investimento sul futuro».
Con l’avvio concreto dei lavori, la comunità di Pontedera può ora guardare con maggiore fiducia al completamento della bonifica, nella speranza che questa vicenda – nata da uno dei più controversi scandali ambientali degli ultimi anni in Toscana – trovi finalmente una conclusione nel segno della legalità, della trasparenza e della tutela del territorio.