PONSACCO. La sezione ponsacchina della Lega critica i criteri d’accesso ai contributi a fondo perduto stanziati dall’Amministrazione Comunale per i commercianti.
Riportiamo in maniera integrale la nota comunicativa della Lega: “Oramai siamo avvezzi agli annunci in pompa magna dell’Amministrazione Brogi- esordisce la sezione ponsacchina della Lega-. Un’amministrazione che si è contraddistinta nel tempo per un proverbiale attaccamento alla propria immagine riflessa, tutta orientata ad un costante e compiaciuto sforzo autocelebrativo. L’Amministrazione Brogi passerà alla storia di Ponsacco come l’Amministrazione delle ‘Inaugurazioni’, (vere o presunte), quella che ha inaugurato più volte ad esempio la palestra (spacciando il primo tentativo di inaugurazione come una semplice ‘visita guidata al cantiere’, regalandoci Fantozziana ilarità). Non mancano immagini e articoli di repertorio nei quali ad ogni singolo evento inaugurativo e celebrativo l’Amministrazione non corresse ad esporre fieramente le facce dei propri rappresentanti quasi a celebrarsi come i fautori di opere e/o iniziative alle quali invece avevano solo posto un naturale plauso. Latitanti invece quando attività del territorio chiudevano i battenti. In quel caso si sono sempre guardati bene dal ‘metterci la faccia’.”
La Lega continua: “Ma la situazione devastante che stiamo attraversando forse forse ha fatto in modo da scuotere le coscienze politiche di questa maggioranza e così è apparso, sempre in pompa magna e sostenuto da una folta pletora di commenti e lodi (dai soliti storici sostenitori tra l’altro) l’annuncio pubblico a mezzo stampa della messa in opera da Parte dell’Amministrazione Ponsacchina di un fondo di 100 mila euro a fondo perduto per i commercianti e le partite Iva di Ponsacco, per sostenere quindi le imprese locali in difficoltà (a causa del Covid e diciamocelo chiaramente del modo inefficace di gestire questa crisi da parte di un governo ‘Amico’). Una specie di ‘ristoro’ comunale che servirà alle attività locali (così si legge nel comunicato) per abbattere i costi che si trovano a sostenere in un momento così delicato. Tutto molto bello e apprezzabile. Ma conoscendo i ‘nostri polli’ era chiaro fin da subito che l’intoppo sarebbe emerso nei dettagli. Spiace prendere poi atto, come si evince dal modulo di richiesta pubblicato sul sito del comune, che per poter accedere a questo ‘ristoro’ è necessario essere in regola con i tributi locali già emessi e scaduti e essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi“.
“Ecco- prosegue la Lega-: dopo quasi un anno di chiusure ad intermittenza decretate da DPCM e non dalla volontà degli esercenti, dopo il crollo verticale dei fatturati delle attività locali, non sarebbe caso raro se qualche esercente, non per propria cattiva volontà ma per incontrovertibile necessità, avesse accumulato qualche arretrato. Quindi forse proprio a questi tornerebbe utile un sostegno da parte del Comune (per non essere costretti ad arrendersi), ed invece proprio questi vengono esclusi dalla possibilità di essere aiutati. Un po’ come dire: ti aiuto se sei in difficoltà….ma non troppo! Inoltre sappiamo bene che certe attività possono mettersi probabilmente in regola qualora avessero degli arretrati quando, e non prima, le loro attività torneranno ad operare senza i diktat del governo, in un mercato non corrotto dall’azione restrittiva dei DPCM. Ma non siamo stupiti di questo: l’Amministrazione altro non fa che seguire la falsa riga dei provvedimenti del Governo, il governo che aveva annunciato prestiti alle imprese garantiti dallo Stato per aiutare proprio le imprese in difficoltà, salvo scoprire poi che quando andavi in banca se non avevi problemi prendevi il prestito (che magari neanche ti era necessario) altrimenti ti attaccavi al …Covid! Insomma dal grande annuncio al piccolo effetto, ancora una volta l’Amministrazione Brogi ha eccelso nel propagandare e ha peccato nell’attuare. La Montagna, appunto, ha partorito il topolino“.
La Lega conclude: “Noi siamo dell’idea che in un momento di emergenza si debbano attuare azioni di emergenza vere e proprie, pertanto non si può escludere a priori da questi aiuti quegli esercenti che nonostante tutto sono riusciti a tenere aperta la serranda, che non per loro volontà non sia del tutto in regola con alcuni balzelli. Stiamo parlando di attività che già provenivano da una crisi economica precedente e che con l’avvento della Pandemia, a causa delle imposizioni del governi centrale, hanno visto crollare il loro volume di affari. Ma che cosa vogliamo pretendere dai seguaci di un governo ‘marchettaro’ che ha solo distribuito mancette legate al consenso e inefficaci per un vero sostegno all’economia reale: banchi a rotelle, bonus vacanza, bonus monopattino, cash back, e adesso bonus ‘bide’’ (passateci l’ironia). Ci sarà poi la ‘lotteria degli scontrini’ l’ennesima grottesca genialata di chi ha perso o non ha mai avuto senso di orientamento nel gestire il potere che ha nelle mani. In fine quindi pur criticando le limitazioni decise all’accesso a questi aiuti imposte dall’Amministrazione, ci sentiamo di essere comprensivi con questa (anche se ci dispiace molto per quelle attività Ponsacchine che rimarranno a bocca asciutta) poiché se come esempio ispiratore hanno i loro rappresentanti di Roma bhé….come si dice….’da un fico non può nascere un pesco’.”