L’appello di un’infermiera scatena una gara di solidarietà sui social: PlayStation e Xbox per i piccoli ricoverati al Santa Chiara.
Cosa si può fare per alleviare la sofferenza di chi è ricoverato in ospedale, specie se si tratta di bambini? Cosa può interrompere quel connubio fra malattia e dolore per chi deve affrontare le cure? E’ quanto si è chiesta Arianna Gasperini, infermiera del percorso Labiopalatoschisi e della sezione dipartimentale di Chirurgia dell’età pediatrica e dell’adolescenza dell’Aoup, convinta che stimolando la fantasia e l’immaginazione dei ragazzi con il gioco nel contesto ospedaliero si possa attutire se non addirittura annullare, per alcuni momenti, la sofferenza.
Così ha pensato di lanciare un appello sui social per ricevere in dono xbox o play station per le degenze pediatriche, per allietare le giornate troppo lunghe per i piccoli ricoverati del percorso Labiopalatoschisi, della sezione dipartimentale di Chirurgia dell’età pediatrica e dell’adolescenza, della Pediatria e dell’Oncoematologia pediatrica.
“Cerco xbox o playstation per il mio reparto di pediatria… Le giornate sono troppo lunghe per i piccoli ricoverati!“, aveva scritto.
Le adesioni all’appello nel giro di pochi giorni sono state tantissime con proposte arrivate anche da fuori regione, da Napoli, Palermo, Torino e Milano, dimostrando il cuore grande degli italiani.
La raccolta si è conclusa in positivo con un ringraziamento speciale a chi ha donato le consolle (Cristina Ferrelli, Monica Mori, Titty, Caterina Fontana, Annamaria Alfano, Simone Ceccanti, Gabriele Frassi, Federica Bertolini e Elisa dell’Associazione GMA Onlus il Sorriso Di Marianeve gruppo missioni in Africa) che, nel giro di pochi giorni, hanno fatto pervenire quanto richiesto.
Un valore aggiunto ai reparti, reso possibile anche dall’impegno e dal coordinamento dell’iniziativa da parte delle referenti infermieristiche dipartimentali dei Dipartimenti di specialità chirurgiche e materno-infantile, rispettivamente Anna Balisciano e Federica Lunardi.
Fonte: Ufficio Stampa AOUP