Peccioli inaugura il suo “padiglione permanente” e progetta nuove iniziative nel cuore della Grande Mela: ecco il rooftop all’Istituto Italiano di Cultura di New York affacciato su Park Avenue e a pochi passi da Central Park
L’Istituto Italiana di Cultura di New York ha il suo ingresso principale su Park Avenue, cinque minuti esatti a piedi da Central Park. L’edificio, distribuito su vari piani, nel suo rooftop, la parte più alta con una terrazza con affaccio sul cuore di Manhattan, è da alcuni giorni il nuovo “padiglione Peccioli”.
Uno spazio espositivo di grande prestigio ottenuto in un ex locale di servizio dell’istituto e ristrutturato completamente grazie anche a un contributo volontario da parte di Peccioli. Il taglio del nastro di questo spazio, che sarà al servizio delle attività dell’istituto ma fungerà anche da vetrina del percorso culturale, artistico e ambientale pecciolese e della sua comunità, c’è stato lo scorso 16 dicembre, nel giorno della celebrazione e del ricordo dell’artista Alberto Garutti.
Uno spazio che, nel rooftoop all’interno dell’edificio, ha visto proseguire il percorso della mostra “Trash to beauty” curata nel 2024 da Brett Littman e alla quale hanno partecipato oltre 400 cittadini pecciolesi. Quelli stessi cittadini protagonisti di un’opera di Vittorio Corsini, “Lo sguardo di Peccioli su New York” che, nel corso della mostra, era stata collocata temporaneamente all’esterno dell’istituto lungo Park Avenue. Ora l’installazione, in maniera permanente, sarà portata nella terrazza del rooftop, a oltre 30 metri di altezza, e guarderà il cuore di Manhattan.
«In questo spazio abbiamo ora un piccolo tassello della nostra attività in un istituto molto prestigioso. Questo non può che farci onore – ha detto all’inaugurazione il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni -. Questo sarà un punto con il quale vorremmo mantenere la nostra presenza a New York anche in futuro, una testimonianza di un borgo e della sua comunità che hanno trasformato un potenziale danno ambientale in una opportunità di sviluppo, anche culturale e artistica. Questo è anche un segnale che diamo ai nostri cittadini: siamo a Peccioli, in Italia, ma dobbiamo volgere il nostro sguardo anche al mondo. E questo è un piccolo tassello che ci permette di guardare al futuro tutti insieme».
Peccioli rilancia, dunque, la sua presenza a New York. Con l’obiettivo, in uno spazio di grande prestigio, anche istituzionale, di pianificare iniziative rivolte ancora alla comunità. Il rooftop, infatti, sarà luogo aperto al pubblico e ai visitatori dell’Istituto Italiano di Cultura, ma potrà diventare un riferimento nel quale realizzare progetti in grado di offrire nuove esperienze e opportunità ai cittadini pecciolesi.
«Come Istituto Italiano di Cultura stiamo cercando di presentare l’Italia in un panorama globale – ha detto Fabio Finotti, direttore dell’istituto di New York -. L’Italia, però, non è un’Italia generica, ma è fatta di piccole realtà e piccole comunità che hanno grandi idee. Quindi questa realtà di un padiglione Peccioli che si affaccia qui a New York ha un grande valore simbolico. Non possiamo che augurarci, dunque, un futuro nel quale molte altre Peccioli possano mostrarsi e raccontarsi non solo all’Italia ma al mondo intero