A tavola tutto è tornato, nessuna restrizione. I dati ricavati ancora in fase di elaborazione mostrano una spiccata tendenza all’abbondanza di cibo che ha accompagnato il pranzo di Pasqua.
Da un sondaggio effettuato in Valdera presso alcuni esercizi commerciali, abbiamo rilevato, che sulla tavola dei cittadini della Valdera non è mancato proprio niente, anzi diciamo che la ‘ristrettezza’ imposta dalla zona rossa cui è relegata, ha stimolato ancor di più l’acquirente a rendere la tavola abbondante: dall’agnello, alle bistecche, alle rostinciane e salsicce, al pesce, poi la schiacciata di Pasqua ed il classico uovo di cioccolato.
Secondo i primissimi dati (ancora ufficiosi) la spesa media dell’abitante della Valdera si è mantenuta in linea con quella degli scorsi anni, nonostante, la mancanza per molti, degli invitati.
Ad incidere sulla tendenza dell’acquisto domestico, quella di non poter usufruire del servizio della ristorazione.
Anche il dato nazionale fa segnare un dato in crescita, un comunicato diffuso da Televideo RAI riporta:
“restando nelle proprie abitazioni – riporta il comunicato – in 9 casi su 10 (l’88%), gli italiani hanno speso 1,4 miliardi di euro per imbandire la tavola nel giorno di Pasqua.
Questa la stima Coldiretti-Ixè, da cui emerge che la cucina e la tavola rappresentano lo svago principale nella festività blindata per le misure antiCovid.
Soltanto un 10% degli italiani approfitta delle deroghe per uscire dalle mura domestiche. Con i ristoranti chiusi, la spesa per la Pasqua è aumentata del 15% rispetto allo scorso anno.”