VICOPISANO. Partecipazione e commozione sabato 25 luglio, alle 18.00, alla commemorazione della strage della famiglia Petri, al cippo di Vicopisano, organizzata dall’Amministrazione Comunale, che ricorda Gino, Alberto e Giulio come “martiri della libertà”.
Il violino del Maestro Enrico Bernini e le letture di Simone Cassandra di Teatro Inbìliko hanno accompagnato e reso più coinvolgente la cerimonia a cui hanno preso parte ANPI Vicopisano, presente con le delegazioni di Calci e Cascina, il suo presidente Pasquale Popolizio, e Anna Bigi, figlia di Maria Cervi e nipote di Antenore Cervi, uno dei sette fratelli trucidati dai Fascisti, che anche quest’anno è venuta a rafforzare la relazione con la famiglia Petri e quella dell’Istituto Alcide Cervi con il Comune.
Il Vicesindaco Andrea Taccola, con delega alla Memoria, ha ricordato i Petri e il grande attaccamento che la comunità ha per questa famiglia come simbolo e ispirazione di tutto ciò che l’Amministrazione ha fatto e farà, proprio per la Memoria. “Ci tengo ad anticipare una cosa importante -ha detto il Vicesindaco – l’intitolazione, entro fine anno, di un tratto di pista ciclopedonale a Uliveto Terme a Italo Geloni, ex deportato politico a Dachau e a Mauthausen, che tanto ha dato alle nuove generazioni con i pellegrinaggi di Aned ai campi di sterminio di Austria e Germania e i cui figli, Paolo e Laura, continuano la sua opera straordinaria di testimonianza e costruzione di consapevolezza”.
“Facendo Memoria, contro l’indifferenza -ha aggiunto l’Assessore alle Polititiche Giovanili Juri Filippi- non si può non rivolgersi ai più giovani e sono felice ce ne siano tanti.” Riprendendo la lettura “Odio gli indifferenti” di Antonio Gramsci, fatta da Cassandra, ha sottolineato, tra l’altro, sia la necessità che i giovani partecipino alla cosa pubblica e vivano con impegno il loro tempo sia l’importanza che l’Amministrazione, insieme ad ANPI Vicopisano e all’associazione Festa Medievale di Vicopisano, riesca a far andare sempre più studenti e studentesse ai pellegrinaggi di Aned, “Perché vedere quei luoghi, vivere lì la Memoria è imprescindibile per la conoscenza”, ha concluso.
Anna Bigi, introdotta da una poesia di Gianni Rodari dedicata ai Fratelli Cervi, letta sempre da Cassandra, prima di parlare dell’origine storica della pastasciutta dei Fratelli Cervi, evento svoltosi ieri sera al Circolo ARCI L’Ortaccio, si è rivolta a Petri, da testimone a testimone, da chi sa che la Memoria è tanto un dovere quanto un peso: “Immagino che starà rivivendo ogni attimo, ogni istante, di quel giorno, di quei mesi, prima di ritrovare i suoi familiari in una fossa comune, ma siamo la ‘prova’ che la sofferenza è anche progetto e che la memoria è soprattutto futuro.”
La commemorazione si è conclusa lasciando liberare tutte le emozioni nell’arte.
Cassandra di Teatro InBìliko ha interpretato “Lo avrai Camerata Kesserling”, di Pietro Calamandrei e dopo le note del violino del Maestro Bernini hanno regalato una splendida versione di Bella Ciao, durata a lungo.