PONTEDERA. Una comunità intera si è mobilitata per sostenere la ripartenza del panificio alimentari Gne Gne’s Bakery, situato a Pardossi, danneggiato da un incendio la settimana scorsa.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Agnese Trezza, la titolare della panetteria situata all’ingresso del paese di Pardossi. Quando ha saputo dell’incendio, la giovane ci racconta di essere rimasta sotto choc: “La prima reazione: volevo proprio morire. Mi è bruciato tutto quello che ho, perché io a parte quello non ho niente. Poi ho pensato di chiudere a causa dei danni. Ma adesso non ci riesco, il mio lavoro io la faccio con il cuore. Non riesco a rimanere senza”.
Agnese ha messo anima e corpo nella sua attività aperta dall’ottobre del 2018. La giovane è abituata a rimboccarsi le maniche per ripartire. L’incendio, purtroppo, non è la prima sventura capitata alla sua panetteria. Agnese è stata vittima di un furto l’anno scorso. Anche in quell’occasione la sua attività rimase chiusa per qualche giorno, il tempo necessario per i lavori di risistemazione dei danni provocati dai ladri al negozio.
Questa volta, però, per permettere ad Agnese di tornare a lavorare il prima possibile è partita una raccolta fondi organizzata dagli affezionati clienti della panetteria, i cittadini di Pardossi, insieme a Cofesercenti. “Io ho partecipato a tante attività di beneficienza. Ma non mi aspettavo che succedesse anche per me. La prima reazione è stato il pianto, poi uno spiraglio di gioia misto a felicità. Sono rimasta commossa”, sono le parole di Agnese, grata a tutti per la solidarietà che sta ricevendo in questo difficile momento.
Per quanto riguarda la riapertura: “Io vorrei riaprire agli inizi di luglio- ci dice Agnese-, perché so che comunque per i lavori ci vuole una decina di giorni. Spero di partire il prima possibile perché stando a casa non lavoro e quindi non guadagno nemmeno”. E soprattutto ad Agnese manca “il rapporto diretto con la clientela”, quello che l’ha spinta ad aprire l’attività dopo la sua lunga esperienza lavorativa in un bar di Cascina.
Di quegli anni Agnese ha un bellissimo ricordo: “Ho imparato tutto lì”. Anche il nome della sua panetteria è legata a quell’esperienza: “Gnegne è un nomignolo che mi ha dato la bimba dei miei ex titolari del bar quando era piccola. Invece di chiamarmi Agnese mi chiamava Gnegne. Da lì hanno iniziato tutti a chiamarmi in quel modo lì e quindi anche il negozio ha preso quel nome”.
M.S.
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