Il signor Piero Cividalli, da anni in Israele e ultimo membro della Brigata Ebraica per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, è tornato nella sua Palaia, accolto dal sindaco Marco Gherardini in municipio: “un pezzo di storia del nostro territorio e del nostro Paese”.
PALAIA – Si è tenuto nella mattinata di lunedì 26 settembre l’incontro in municipio tra il sindaco di Palaia, Marco Gherardini, e Piero Cividalli, da decenni residente in Israele e ultimo membro della Brigata Ebraica, corpo di volontario organizzato dall’esercito britannico per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Cividalli, nato nel 1926, lasciò l’Italia in seguito alla promulgazione delle leggi razziali. Suo padre Gualtiero, ingegnere fiorentino, fu antifascista e vicino alle posizioni del movimento “Giustizia e Libertà“, ispirato da Gaetano Salvemini e fondato da Carlo Rosselli, coetaneo e suo amico.
La madre, Maria D’Ancora, proveniva della famiglia proprietaria della fattoria di Alica. Lo zio, Giorgio Cividalli, è stato invece il proprietario della fattoria di Colleoli, dove la sua famiglia fu nascosta e salvata dal fattore Giuseppe Dani, da un anno riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem.
Cividalli, rientrato nel suo comune, ha quindi fatto visita ai territori delle sue origini. “È stata un’emozione incontrare di persona un pezzo della storia del nostro territorio e del nostro Paese. Per costruire il nostro futuro continuiamo a fare memoria, a conoscere la nostra storia, le nostre storie, da dove veniamo, noi stessi”- scrive il sindaco Gherardini postando la foto con il signor Cividalli (in copertina).