PISA. Per la prima volta in Italia, nella città della torre pendente, è stato organizzato un mirato servizio di gestione della Movida di concerto tra le associazioni di categoria ed il Comune.
Movida sicura e controllata in Piazza delle Vettovaglie e zone limitrofe grazie alle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti che, per evitare la chiusura anticipata degli esercizi commerciali, hanno messo a disposizione dei propri associati 4 steward del Corpo Guardie di Città che da ieri, 23 ottobre, contribuiscono a far rispettare i DPCM e le ordinanze comunali sensibilizzando gli avventori dei locali di Piazza delle Vettovaglie, Piazza Sant’Omobono e delle vie limitrofe a tenere comportamenti corretti in questo periodo di emergenza sanitaria dovuta all’alta diffusione del Covid- 19.
Oltre alla cartellonistica dedicata sia all’esterno che all’interno di tutti i locali, per evitare gli assembramenti nelle sere del fine settimana ( venerdì, sabato e domenica ) e per evitare che i frequentatori siano senza mascherina e non rispettino le misure imposte sulle distanze di sicurezza, le associazioni di categoria, di concerto con il Comune di Pisa, hanno quindi deciso di affiancare i titolari delle attività con quattro steward con il compito di sensibilizzere i clienti dei locali al rispetto delle normative vigenti in materia di contrasto alla propagazione del coronavirus. Grazie alla continua presenza della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine, per il monitoraggio e il controllo delle possibili situazioni di assembramento che potevano verificarsi, la prima serata di servizio si è svolta con la massima collaborazione di tutte le persone presenti. Entrati in servizio alle 20, non appena hanno visto un assembramento di giovani, si sono avvicinati e, senza discutere, gli Steward del Corpo Guardie di Città hanno invitato i ragazzi a rispettare la distanza di sicurezza sociale e in un attimo il gruppo si è sciolto senza alcuna forma di ribellione. Allo stesso modo, la stessa presenza dei “ gilet gialli ” ha impedito alle teste più calde di produrre schiamazzi o atti vandalici.
In ottemperanza all’ultimo DPCM, che limita a 6 il numero di clienti consentito per ogni tavolo, per evitare, nei ristoranti, bar, etc.., comitive troppo allargate e per garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, gli steward del Corpo Guardie di Città in sinergia con gli agenti della Polizia Municipale del Comune di Pisa, hanno fatto rispettare tale decreto del presidente del consiglio dei ministri facendo riposizionare 42 ragazzi che partecipavano ad una festa di laurea trovati seduti in 5 tavoli anziché in 7. Ci sono stati casi di persone con la mascherina non indossata o posizionata in modo non corretto ma appena gli steward glielo hanno fatto notare subito sono state collaborative ed hanno perfettamente indossato il dispositivo di protezione coprendo bocca e naso. Per evitare discussioni ma soprattutto per evitare l’intervento sanzionatorio delle Forze dell’Ordine, che avrebbe potuto creare tensioni, a chi non indossava la mascherina e non aveva con sé neppure tale dispositivo di protezione individuale, gli steward del Corpo Guardie di Città hanno provveduto a fornire delle mascherine che sono state indossate nel pieno rispetto delle normative vigenti. Gli steward hanno contato sulla responsabilità personale degli individui facendo capire l’importanza del rispetto delle normative anti-contagio e ponendosi in modo rassicurante ed accogliente dando consigli anche sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sull’importanza del distanziamento di almeno un metro perchè il virus non sparirà e quindi dovremo abituarci ad un nuovo modo di relazionarci con gli altri.
Confcommercio e Confesercenti hanno messo in campo gli steward del Corpo Guardie di Città con il compito di farsi identificare dagli avventori come gli angeli custodi della movida, professionisti della sicurezza che, in sinergia con i titolari delle attività e con i loro staff, garantiscono la sorveglianza e la tranquillità dei clienti controllando ma, meglio dire ricordando, l’importanza del rispetto delle procedure anti-contagio coronavirus per contrastare la propagazione del virus stesso ma soprattutto per non far chiudere le attività commerciali.