Il duca risiedeva a Migliarino: si è spento all’età di 95 anni. Il sindaco Angori, a nome di tutta la cittadinanza, lo ricorda con parole di cordoglio.
VECCHIANO – Se n’è andato all’età di 95 anni – era nato l’11 settembre 1927 – il duca Forese Salviati: ieri, venerdì 28 ottobre, i funerali per l’ultimo saluto presso la Chiesa di San Vincenzo di Migliarino, suo paese di residenza.
Ad annunciare pubblicamente la triste notizia, la moglie Maria Grazia Gawronska e i figli.
Il duca discendeva dalla nobile famiglia toscana dei Salviati che nel lontano Cinquecento, per l’unione coniugale tra Maria Salviati e Giovanni de’Medici, dette avvio alla stirpe Granducale. La stessa ebbe poi legami di parentela con i re di Francia, Enrico e Luigi XIV.
Il duca Forese era il primo nipote maschio di Donna Franca e Ignazio Florio junior, figlio di Igiea Florio e del duca Averardo Salviati.
Salviati si è spento a poche ore di distanza dal principe Lillio Ruspoli, anch’egli discendente di antica casata e anch’egli novantacinquenne, suo parente: Lillio era, infatti, il marito di Domitilla Salviati, sorella di Forese.
Ad unirsi al cordoglio per la scomparsa di Salviati anche il sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori, a nome dell’amministrazione, della giunta comunale, di tutta la cittadinanza ma anche a titolo esclusivamente personale:
“Un commiato ad un uomo che ha saputo amare i suoi cari, il suo territorio e la gente che lo vive. Lo ha fatto con il cuore e noi tutti lo apprezziamo – scrive, infatti, Angori – E per questo il cordoglio da parte delle istituzioni vecchianesi, da parte mia, non può che essere a nome della comunità e della stessa istituzione che rappresento, ma anche a nome mio personale e della mia famiglia, tributando al Duca Forese un omaggio da cittadino che ha saputo far trasparire l’amore per la sua terra natia, durante tutto il corso della propria esistenza.
Ringrazio dunque il caro Duca Forese per aver da sempre cercato autentico confronto e fattiva collaborazione con l’ attuale e con le pregresse amministrazioni Comunali, nel rispetto reciproco delle persone e dei ruoli” – conclude il sindaco, unendosi alle preghiere e al momento di cordoglio.