VALDERA. Giani o Ceccardi, a chi lo scettro? Una massiccia affluenza ha caratterizzato la giornata di ieri, 20 Settembre.
I dati dell’affluenza delle 23 parlano chiaro, più della metà degli aventi diritto del comune di Pontedera si sono recati alle urne, per la precisone l’affluenza alle regionali, nella città della vespa, è stata del 51,49% e del 53,07% per il referendum costituzionale.
Non da meno sono stati comunque gli altri comuni della Valdera e della Provincia di Pisa che fanno segnare il 50,59% di affluenza per il referendum e 48,65% per le regionali. Si tratta di dati ben superiori alla media nazionale che si ferma, per quanto riguarda il referendum, al 39,38.
Una grande partecipazione dell’elettorato è quanto disegnano questi dati, ma allora la domanda sorge spontanea, stiamo assistendo ad una mobilitazione forse del fronte del NO? O al contrario una affluenza così alta avvantaggia il SÌ? Ma forse la vera domanda, soprattutto tenendo in considerazione Pontedera e la provincia di Pisa è: “Giani o Ceccardi?”. Una massiccia partecipazione degli elettori alle urne è indicatore di un vantaggio del centrodestra o centrosinistra?
Si tratta di una domanda davvero difficile a cui rispondere, se un’affluenza molto alta è stata registrata in provincia di Pisa, provincia che ha dato i natali a Susanna Ceccardi, allo stesso modo un’affluenza che sfiora il 50% è stata rilevata nella provincia di Firenze dove il PD storicamente, almeno nelle ultime tornate elettorali, è risultato più forte.
In tutti i casi gli analisti di Quorum-YouTrend studiando i dati di ieri notte e confrontandoli con i dati delle presenti elezioni hanno individuato una “tendenza decisamente lieve e parziale” tra affluenza e vantaggio del centro sinistra. Una correlazione debole che sembra avvantaggiare Giani, ma niente è ancora scritto e fino alle 15 di questo pomeriggio, quando i seggi chiuderanno, la partita è ampiamente aperta.