Bufera contro il sindaco Fabio Mini, per dei post che fanno riferimento al nazifascismo e un tatuaggio sul braccio che ricorda un motto nazista.
Il Partito Democratico è compatto contro Fabio Mini, neoeletto sindaco di Castelfranco di Sotto che, in vecchi post, aveva fatto espliciti riferimenti al nazifascismo e ha anche tatuato sul braccio quello che sarebbe anche il motto nazista Gott mit uns, Dio è con noi. A parlare sono due rappresentanti regionali dem, l’assessora Alessandra Nardini e il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Le notizie che emergono sul nuovo sindaco di Castelfranco di Sotto sono semplicemente raccapriccianti – afferma Nardini – Non ho altri termini per descrivere cosa provo all’idea che ai vertici di un’istituzione democratica ci sia un nostalgico del nazi-fascismo, che nel tempo ha fatto esplicito sfoggio della simbologia di quella storia di morte e persecuzione, con richiami orgogliosi a un’ideologia che cancellò la libertà e i diritti e che assassinò milioni di persone.
Penso anche che – prosegue l’assessora – sia davvero incredibile che tutto questo venga alla luce, nella sua effettiva gravità, solo ad elezioni avvenute e che non si siano attivati gli anticorpi necessari. È una situazione che fa riflettere e che richiede una reazione democratica forte, una mobilitazione delle cittadine e dei cittadini che hanno nel cuore la Costituzione nata dalla Resistenza. Non possono infatti bastare le parole confuse con cui il sindaco ha provato a giustificarsi o a minimizzare, con argomenti davvero poco convincenti, che sono risuonati come prese in giro dell’intelligenza altrui. Serve una dichiarazione esplicita di ripudio del fascismo e di esplicita adesione ai valori dell’antifascismo. La comunità di Castelfranco – conclude la Nardini – non può restare nel dubbio che il proprio sindaco sia un neofascista, condizione che lo porrebbe fuori dall’ordinamento democratico. Su questo mi aspetto una risposta inequivocabile da Mini”.
Sulla questione è netto anche il giudizio del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, che su Facebook ha ribadito che “In Toscana non può e non deve esistere alcuno spazio per i nostalgici del nazifascismo. Spiace che il neo sindaco di Castelfranco di Sotto possa dire che “il 25 aprile non lo festeggia”, vorrei invitarlo a Civitella, a Sant’Anna di Stazzema o in uno dei tanti luoghi della memoria per fargli vedere cos’è stata davvero la dittatura e quali atroci sofferenze ha prodotto in Toscana e in Italia. L’antifascismo e la lotta partigiana – sottolinea il presidente – è quello che gli ha permesso di diventare sindaco con libere elezioni e sulla difesa della libertà e dei diritti non arretreremo di un centimetro”.