TOSCANA. Un giornalista de Il Tirreno è stato minacciato durante una manifestazione davanti alla sede dell’Autorità portuale di Livorno. Solidarietà da parte della nostra redazione.
Il collaboratore della testata toscana è stato avvicinato da un sedicente poliziotto che gli ha intimato con prepotenza di cancellare gli appunti presi e di consegnargli i documenti, minacciandolo di buttarlo in acqua. Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Regione Eugenio Giani: “Un atto grave, per il suo fare intimidatorio ma anche perché volto a limitare uno dei capisaldi della democrazia: quello del diritto dei cittadini ad essere informati e dei giornalisti ad informare. Mi auguro – conclude Giani – che le autorità chiariscano velocemente quanto accaduto e prendano adeguati provvedimenti”. “L’aggressione di cui è stato vittima il giornalista è particolarmente grave – sottolinea Antonio Mazzeo in una nota -, sia perché si tratta di un atto di violenza intimidatoria inaccettabile sia perché volta a impedire il diritto costituzionale del giornalista di informare e quello dei cittadini di essere informati. Chiedo, a nome di tutto il Consiglio regionale, che sia fatta piena luce su quanto accaduto e che se ne accertino le responsabilità affinché i responsabili ne rispondano davanti alla giustizia”.
“La notizia di una nuova gravissima minaccia nei confronti di una testata toscana – spiega l’Ordine dei Giornalisti – ci convince che la situazione vada affrontata dalle autorità con mezzi e impegno straordinari. “Su un social media il livello delle minacce è salito ulteriormente di livello: si è arrivati a invocare un attentato a una delle sue redazioni con morti e feriti”. “Da mesi i giornalisti sono finiti nel mirino di chi cova odio e rancore per qualsiasi motivo. Minacce, insulti, botte. L’Ordine dei giornalisti della Toscana, visto l’inquietante ripetersi di questi episodi, chiede un intervento diretto della ministra dell’Interno Lamorgese. Evidentemente, la meritoria azione di Prefetture e forze dell’ordine non basta più a frenare un’ondata di odio nei confronti di chi fa informazione, un’ondata che deve essere fermata con ogni mezzo prima che sia troppo tardi.”
Il ministro Lamorgese ha risposto così: “L’attenzione del ministero dell’Interno per la tutela degli operatori dell’informazione è massima – ha spiegato il ministro. Per prevenire violenze e minacce, anche sul web, ho riattivato, sin dal 10 gennaio 2020, il tavolo di confronto con gli organismi rappresentativi dei giornalisti e, sulla scorta delle esigenze emerse in quella sede, sono state già avviate iniziative sui territori con la più stretta collaborazione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza, le prefetture e l’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa italiana. Il dovere delle istituzioni di intervenire per difendere la libertà di stampa, che rappresenta uno dei pilastri della democrazia”.
VTrend.it e la sua redazione, insieme all”Ordine dei giornalisti della Toscana, esprime sincera solidarietà e vicinanza nei confronti de Il Tirreno.