La donna è finita in ospedale con una prognosi di dieci giorni. L’aggressore è ricercato.
PISA. Una donna è stata soccorsa dai poliziotti del Nosu coordinati dal commissario Paolo Migliorini dopo essere stata massacrata di botte dal compagno, padre dei suoi figli e tuttora convivente. Si tratta del terzo caso nel giro di un mese in cui gli agenti della Polizia Municipale intervengono per soccorere una donna vittima di violenza.
I fatti, avvenuti sabato in un appartamento nel quartiere di Cisanello, hanno coinvolto la coppia e un ragazzino minorenne che, dopo avere assistito al pestaggio, si è trovato a dover soccorrere la malcapitata per le scale del condominio. Sembra che a scatenare la furia dell’uomo, che avrebbe colpito reiteratamente e violentemente la compagna al volto, facendola anche cadere rovinosamente per le scale, siano stati motivi del tutto futili.
Non sarebbe neanche la prima volta, ma l’ultima di una lunga serie di aggressioni fisiche unitamente a continue umiliazioni verbali alle quali avrebbe sottoposto quotidianamente la madre dei suoi figli. Fortunatamente la donna, dopo avere chiesto aiuto ad una agente del Nosu che ha immediatamente attivato la procedura di soccorso, pur fortemente scioccata, ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto ed ora il convivente è attivamente ricercato essendosi allontanato dalla dimora familiare. Prognosi di dieci giorni per la vittima dell’aggressione.
In serata pattuglie del Nosu hanno controllato due zone calde della città, dapprima i condomini di piazzale Martin Luther King e poi quelli di via Bandi a S. Ermete. In quest’ultimo luogo, all’arrivo degli agenti, ignoti hanno abbandonato sul piazzale, dandosi alla fuga, attrezzature da elettricista di discreto valore, probabilmente rubate. Si invita perciò chi abbia subito recentemente un furto di contattare la Polizia Municipale per l’eventuale restituzione. Anche il centro storico è stato interessato dai controlli, con particolare riferimento a piazza Vettovaglie e alla zona del quartiere di San Francesco e del Tribunale con una decina di persone di nazionalità tunisina identificate ed allontanate perché note per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.