I consiglieri di maggioranza di Peccioli Futura, con il sindaco Renzo Macelloni, descrivono i fatti del Consiglio comunale del 30 dicembre 2022: “Nassar da tempo sta creando un clima di tensione, minaccia e provocazione ma nessuno pensava potesse arrivare a inventarsi un’aggressione”.
Di seguito le dichiarazioni del sindaco di Peccioli Renzo Macelloni.
“Ho ritenuto doveroso organizzare questa conferenza stampa data la gravità di quanto accaduto nel corso del consiglio comunale del 30 dicembre 2022. A Peccioli, infatti, negli anni ci sono state discussioni in consiglio comunale (e anche fuori) in molti casi molto accese, possiamo dire che la vivacità del dibattito politico è stata una caratteristica costante negli ultimi 35 anni e ha fatto crescere il nostro Comune. Mai nessuno aveva osato portare a questo livello di violenza verbale e di continua e costante provocazione all’interno del consiglio comunale e negli uffici.
Ho visto gli articoli sui giornali, sui siti di informazione e il post su Facebook dove il consigliere Magdi Nassar ha raccontato di essere stato aggredito e quasi strozzato da me. Il Tirreno in prima pagina riportava ‘Preso per la gola dal Sindaco’. Nel referto esibito all’atto della denuncia, Nassar parla di ‘mani strette al collo’.
Questa tesi è priva di qualsiasi fondamento, perché in nessun momento i consiglieri, presenti in quel momento, mi hanno visto entrare in contatto fisico con il consigliere Nassar. Anzi. Se in consiglio comunale c’è stata un’aggressione, questa è stata architettata coscientemente dal signor Nassar nel suo tentativo di entrare, con la forza, in una stanza con una porta chiusa. E noi ci sentiamo vittime del suo atteggiamento aggressivo”.
“La scintilla di un piano preparato a tavolino”
“Come noto, venerdì 30 dicembre 2022 era convocato alle 18.30 il consiglio comunale di Peccioli per la trattazione di alcuni punti all’ordine del giorno, fra cui quello se procedere alla richiesta di indizione del referendum consultivo per attivare un processo di fusione con il Comune di Lajatico.
Quando siamo arrivati a trattare questo punto, il consigliere Magdi Nassar ha ritenuto di proporre, con intento ostruzionistico espressamente dichiarato, almeno trenta emendamenti. Al che, per la singolarità della situazione, ho deciso – anche nella sua qualità di presidente dell’assemblea – di chiedere alcuni minuti di sospensione della seduta per capire come procedere”.
“Urla e spintoni per irrompere in una stanza”
“Nel momento in cui il nostro gruppo consiliare di maggioranza si è ritirato con il segretario per valutare con attenzione l’atto dichiaratamente ostruzionistico, Nassar ha iniziato a inveire per partecipare a questo incontro che ovviamente non gli competeva. E in un primo momento io, anche in qualità di presidente dell’assemblea, sono riuscito a convincerlo a rimanere nella sala principale del centro polivalente dove si stava svolgendo, fino a pochi minuti prima, la seduta.
Dopo pochi secondi, quando noi eravamo già dentro la stanza con il segretario comunale a valutare come comportarci per non fare errori e condurre il consiglio comunale al meglio, Nassar ha tentato di fare irruzione nella stanza”.
“Un’aggressione mai raccontata”
“Nel tentativo di irruzione, la consigliera Laura Volpi – guardando dall’oblò della porta – si è accorta dell’arrivo di Nassar, non riuscendo, però, a tenere chiusa la porta evitando di essere colpita dalla sua improvvisa apertura. Questo perché Nassar, con forza e spingendo dall’esterno la porta, ha impedito che venisse richiusa frapponendo fra essa e la cornice un piede e parte del suo corpo.
A sua volta, per cercare di fermarlo, proteggere la consigliera e impedirgli l’accesso, ho spinto la porta dall’interno della stanza in direzione contraria. Dapprima Nassar ha desistito, tornando leggermente indietro per poi riprovare ad accedere alla stanza con maggiore irruenza. A quel punto, per evitare il peggio, ho mollato la presa e ho lasciato entrare Nassar nella stanza. E sono uscito dalla stanza”.
“Un’aggressione mai avvenuta”
“L’unico contatto ravvicinato tra me e Nassar è stato quello sopra riportato e in quella circostanza alla presenza di ben 8 persone: Fausto Lazzereschi, Carlo Montagnani, Fabio Tommasini, Rebecca Stefanini, Anna Dainelli, Laura Volpi, Emanuele Gronchi e Adriana Viale. Non si è verificata nessuna forma di aggressione da parte mia contro Nassar e ancora meno l’ho preso per il collo, come da lui sostenuto”.
“Impedito al presidente del consiglio di svolgere la sua funzione”
“Impossibilitato a svolgere i miei compiti istituzionali, sono dunque tornato così in sala consiliare, lasciando Nassar nella stanza a discutere animatamente con il segretario comunale e i consiglieri di maggioranza. A quel punto ho chiamato l’agente della Polizia Locale presente in sala chiedendogli di provare a parlare con Nassar per portarlo a più miti consigli, ma tutto ciò è risultato vano, dato che Nassar, di tutta risposta, ha intimato all’agente di non avvicinarsi ‘perché sennò ti denuncio’.
A quel punto ho rinunciato a impartire al vigile il preciso ordine di allontanare dalla seduta Nassar, avendo capito che, pur essendo questa la scelta legittima, questa avrebbe sicuramente peggiorato la situazione di tensione visto anche lo stato di agitazione del consigliere di ‘Cittadini per Peccioli'”.
“‘Vi rovino’: ecco le continue provocazioni e minacce di Nassar”
“Altro punto: io e il gruppo di maggioranza non ne possiamo più, ogni volta che siamo in consiglio comunale, di sentirsi minacciati da questo signore. Ha più volte dichiarato di ‘volerci rovinare tutti’. Con questi metodi, sono convinto che Nassar andrà poco lontano e sta portando tutto il suo gruppo di opposizione allo sbando. Il fatto denunciato non sussiste. Anzi, preciso che prima di tutto sono stato io, presidente del consiglio comunale, a essere oggetto di violenza. Presidente che ha il compito e la responsabilità di tutelare l’ordine nel corso del consiglio comunale. Questo mi è stato impedito come chiunque presente ha potuto constatare personalmente”.
“Nassar condanna sui social e sui media: ne risponderà nelle sedi opportune”
“Mentre io sono già stato ‘condannato’ sui social e sui media locali da Nassar, mi tutelerò nelle sedi opportune per i danni morali e di immagine ricevuti a causa di questa vicenda e per l’immagine dello stesso Comune a seguito di questa incresciosa e incredibile vicenda. Già domani, infatti, invierò un esposto/atto di denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Pisa nei confronti del consigliere Magdi Nassar”.
“Richiesta danni da devolvere alla Misericordia”
“Richiederò per me un danno di immagine, essendo politico abbastanza conosciuto, che stimo in almeno 100mila euro. Un risarcimento che devolverò, al termine di tutta questa vicenda, alla locale Misericordia. E anche al Comune chiederò una cifra identica, anche questa stimata in almeno 100mila euro ma che sarà valutata dai legali”.
“Un messaggio alla destra locale e a qualche ‘falso amico’”
“Mi permetto anche un suggerimento alla destra locale. Perché fino a ieri la destra aveva il 4% in Italia e non aveva possibilità di governare. Oggi che è classe di governo, deve prestare molta attenzione a chi dà sponda. Perché potrebbe trovarsi in un bel guaio.
La mia è una segnalazione: da cittadino rispetto il governo di destra e la presidente Meloni. Lei è la mia presidente, anche se non l’ho mai votata. Ma che nel nostro territorio ci sia qualcuno, anche qualche falso mio amico, che voglia far ‘saltare’ Peccioli lo so da tempo. Qui ci elementi che fanno gola a tanti, ma questo tentativo di screditarci e di infangare la nostra immagine non potrà andare a buon fine. E ci difenderemo in ogni sede”.