Capannoli, conservare le radici del territorio, demandarle di padre in figlio per non perdere l’identità autoctona, fatto di usi, costumi e lingua.
Il progetto “Racine”, (leggi) la cui traduzione è “radici” è stato presentato dalla sindaca Arianna Cecchini nel mese di giugno con un primo incontro tra cittadini, associazioni e politici.
L’iniziativa a cui hanno aderito diverse località italiane e Francesi, ha l’obbiettivo nello specifico comune di Capannoli di andare a valorizzare Villa Baciocchi.
In un documento stampa diffuso dal comune si scrive: “la comunità di Capannoli – cittadine/i, associazioni, scuole, Enti e realtà culturali, operatori turistici ed economici – è invitata agli incontri di co-progettazione del mese di settembre, per condividere idee per valorizzare il suo luogo della cultura, il Museo Zoologico all’interno del polo museale della Villa Baciocchi:
● Venerdì 10 SETTEMBRE 2021 ore 17:00-19:30
● Sabato 25 SETTEMBRE 2021 ore 10:00-12:30
Presso Villa Baciocchi – Salone Nobile
Gli incontri saranno facilitati da Comunità Interattive-Officina per la Partecipazione e saranno aperti a tutti gli interessati.
È possibile iscriversi agli incontri cliccando su https://bit.ly/35AYxID o telefonando allo 0587 607035 (9:30-12:30; 16:00-19:00).
Il progetto di Capannoli:
La Regione Toscana e ANCI Toscana, in accordo con il Comune di Capannoli, hanno deciso di promuovere un percorso di ascolto e co-progettazione nell’ambito del Progetto europeo INTERREG-MARITTIMO 2014-2020 2020 “RACINE- Rete in Azione per Conservare e valorizzare il patrimonio e l’IdeNtità CulturalE” per offrire uno spazio di incontro e confronto alla comunità locale ed inserirla in una rete europea di piccoli centri museali.
La comunità di Capannoli è invitata così a confrontarsi, condividere i punti di forza, le criticità, le opportunità e le risorse del polo museale di Villa Baciocchi e sarà accompagnata nell’immaginare e progettare azioni concrete capaci di potenziare la valorizzazione degli spazi, di creare contenuti per vecchi e nuovi pubblici grazie alla collaborazione del pubblico, del privato, del sociale e di tutte le cittadine e i cittadini in un “Patto Locale” per lo sviluppo sostenibile a partire proprio dai luoghi della cultura.”