Le associazioni Misericordia, Croce Rossa e Pubblica Assistenza rispondono all’Azienda USL Toscana Nord Ovest in merito alla situazione di stress e di crisi economica che stanno vivendo da tempo.
PROVINCIA. “Siamo interessati alla disponibilità evidenziata dai vertici dell’Azienda di sedersi finalmente ad un tavolo per discutere delle problematiche che finora abbiamo potuto ripetutamente lamentare solo tramite le testate giornalistiche. Non ci interessa fare polemiche sulla stampa ma, è inaccettabile leggere che: “lo stand by viene riconosciuto al numero di ambulanze ritenuto necessario” . Su questo aspetto, considerato il nostro quotidiano impegno sul territorio, vorremo proporre una riflessione più precisa”, scrivono Antonio Cerrai (CRI Pisa), Maurizio Novi (Presidente Misericordie Pisane) e Graziano Pacini (Coordinatore Anpas Pisa).
Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa integrale firmato dai rappresentati delle tre associazioni:
“Intanto le linee di indirizzo della Regione Toscana prevedono che ci sia un mezzo in stand by in ogni comune con più di 1.000 (mille) abitanti. Nella provincia di Pisa, oggi moltissimi comuni , anche con popolazione maggiore di 10.000 (diecimila) abitanti non hanno alcun mezzo in stand by o al massimo lo hanno soltanto alcuni giorni al mese.
Di cosa stiamo parlando? Alcuni esempi?
- Per ilComune di Vecchiano è prevista un’ambulanza ( solo in fascia diurna ) per 5 giorni al mese.
- Comune di Ponsacco è prevista un’ambulanza per solo 15 notti al mese.
- Comune Di Calci Comune di Chianni , Comune di Lajatico, Comune Di Terricciola – Pagina, Comune Di Capannoli e Orciano Pisano non hanno in stand by nemmeno un ambulanza.
- Vogliamo analizzare i Comune di Vicopisano e Comune di Cascina che si dividono in ambulanza con medico a bordo e il comune di Cascina ha soltanto per 15 diurni al mese un’ambulanza in stand by.
- Sono consapevoli i vertici della ASL che se domani “le Associazioni libere di mettere a disposizione un ambulanza con equipaggio quando vogliono” non danno l’operativo , quanti territori e quanti Comuni anche di grosse dimensioni rimarrebbero senza un’assistenza di emergenza e con loro i cittadini inconsapevoli? Certo un’ambulanza poi arriverebbe di sicuro, magari patendo da 20 km ed oltre e lasciando scoperto il proprio territorio di competenza
- Sono consapevoli i vertici della ASL Nord Ovest che nella provincia di Firenze, tutti i comuni sono coperti da un’ambulanza in stand by?
- Sono consapevoli i vertici della ASL che i rimborsi a noi erogati per lo “stand by” sono di importo largamente inferiore rispetto a quanto erogato dalla ASL Toscana Centro? Non solo; sono inferiori anche rispetto a quanto erogato dalla medesima ASL alle Associazioni della Versilia. E’ profondamente ingiusto che il sistema delle ASL distingua tra “figli e figliastri”. Noi mettiamo lo stesso quotidiano impegno e veniamo trattati peggio.
Non e’ giusto che i nostri concittadini e i nostri cari abbiamo un trattamento diverso rispetto ad altri territori della medesima Regione.
La centrale operativa 118 Livorno Pisa e’ l’unica in regione a non avere un operatore dedicato alla gestione dei servizi ordinari nei giorni festivi, il che significa che, in quei giorni, un operatore dedicato alle emergenze ( sono 3 in totale) deve distaccarsi dalla sua attività per gestire i circa 60 servizi ordinari che in media arrivano alla centrale
Più volte abbiamo chiesto di poter avere un’operatore per facilitare il lavoro di tutti ma la risposta è sempre stata “non ci sono le possibilità economiche”.
I nostri volontari sono stanchi, esausti, dopo i due anni pandemici senza che dalle istituzioni ci siano state considerazioni e ringraziamenti. Parole, belle parole e basta. Forse non avete conoscenza concreta di cosa hanno subito i nostri giovani e non solo, a dover rimanere per ore ( anche 11) in coda di fronte agli accessi a sedi istituzionali (pronto soccorso e non solo) con indosso tute, mascherine, visiere e con un paziente sulla barella in attesa di poterlo “sbarellare” ? Purtroppo questa scarsa considerazione, fa passare tutta la nostra buona volontà, ed infatti i residui di pazienza stanno esaurendosi
- Sono consapevoli i vertici della ASL che da tre anni, della totale disattenzione / considerazione delle Istituzioni le Associazioni di Volontariato hanno attivato e gestiscono una “centralina di accesso” ai servizi di trasporto sanitari, sostenuta dal Volontariato della città di Pisa, per aiutare le persone a trovare risposta per i servizi del sistema di trasporto sanitario ordinario. Centralina che solleva le Istituzioni da un front office sfiancante causa una richiesta in costante, forte crescita , che ci è costata, per adesso (tre anni di attività) quasi duecentomila euro e di cui , le Istituzioni NON vogliono sapere nulla ne sono disponibili a considerare forme di sostegno, rimborso.
Se facciamo bene e meglio delle Istituzioni ma non veniamo nemmeno considerati, vorrà dire che fermeremo questa ed altre migliorie così tanto e positivamente utilizzate dai cittadini ma ignorate dalle Istituzioni. Cittadini che, a breve, si rivolgeranno di nuovo, anche per questi servizi ai centralini di USL; SdS, AOP, 118, ecc..
La situazione, spiace dirlo ma è la verità, è ormai drammatica.
Ormai non è più possibile andare oltre; non ne possiamo più stretti come siamo con costi in crescita, rimborsi fermi da oltre quindici anni e quotidiane, sempre più stringenti nuove burocrazie e adempimenti impropri di cui le Istituzioni (ASL compresa) ci caricano.
Sono consapevoli i vertici della ASL che regole e protocolli sono diversi e penalizzanti qui a Pisa (vedasi per le vaccinazioni covid; vedasi la mancanza di automedica a Pisa ultimo capoluogo ancora sprovvisto di questa innovazione del 118 attiva da anni altrove e adesso anche all’Isola d’Elba)? .
Un altro bel tema di confronto riguarda i “tavoli” in cui si dovrebbero confrontare le Istituzioni e le Associazioni in merito ad attività e servizi.
Anche qui però, diciamoci la verità.
Il tavolo locale è da tempo svuotato , non può decidere NULLA. Il tavolo di livello superiore, “di Area Vasta” è ormai luogo in cui le Istituzioni portano le loro decisioni; decisioni che non possiamo analizzare-discutere e su cui non si riesce nemmeno ad entrare nel merito, nemmeno per proporre migliorie.
Allora una domanda – tra noi volontari – sorge spontanea. Ma quando l’Azienda USL si mostra disponibile al confronto, di cosa parla? Di un luogo-confronto in cui alcuni dicono (le Istituzioni) ed altri (il Volontariato ascolta!!).
Purtroppo tutto questo sta portando il sistema di salute sul territorio verso un disastro annunciato. Ed è bene essere chiari, concreti.
A seguito della recente legge di riforma del terzo settore noi dobbiamo considerare i vincoli di bilancio e di patrimonio. Perciò nessuno di noi può più permettersi di avere a fine anno bilanci in deficit. Pena il default e la liquidazione della Associazione come di recente accaduto qui a Pisa.
Perciò noi ci fermeremo prima – adesso , a partire dai servizi economicamente più onerosi e da tempo privi di rimborsi ragionevoli.
Da persone solidali ed interessate guarderemo con interesse ma senza i patemi e/o le responsabilità dirette attuali, come le Istituzioni Azienda USL; Regione, Enti Locali risponderanno direttamente alle richieste di intervento , di vicinanza, di aiuto , di risposta a bisogni reali che quotidianamente arrivano da tante, tantissime persone in difficoltà
Noi vorremo dare una mano a Istituzioni e Comunità ma trovando insieme soluzioni moderne e ragionevoli , adeguate alla situazione socio economica attuale, prima che sia troppo tardi…”.
Fonte: Antonio Cerrai (CRI Pisa), Maurizio Novi (Presidente Misericordie Pisane) e Graziano Pacini (Coordinatore Anpas Pisa).