LAJATICO. Un forte temporale, datato 10 ottobre, si è abbattuto sul Comune di Lajatico causando diversi danni alla cittadina.
Ad esporre uno dei problemi intercorsi è il consigliere comunale Roberto Ticciati, di Fratelli d’Italia. Il problema, riscontrato da tale data ad oggi, è relativo all’interruzione del funzionamento della linea Internet in molte zone del territorio. Dopo il fulmine, che si è abbattuto su Lajatico, è stato proprio Ticciati a segnalare il danno all’azienda Tim, cosicché se ne aprisse la pratica.
“Sono stato ignorato, ho più volte segnalato il problema poiché Internet continuava a non funzionare, fino a quando sono arrivato ha telefonare tutti i giorni ed il guasto non è ancora stato riparato” – afferma il Consigliere FdI, che si scaglia contro il gestore soprattutto perché nella zona ci sono ragazzi che frequentano le scuole superiori e, come è stato varato nell’ultimo Dpcm, proprio questi faranno lezione a distanza. “Come facciamo a far seguire le lezioni a distanza ai nostri figli se la connessione internet non funziona?” – si domanda Ticciati, che continua: “Già tutto questo è un problema per le famiglie se poi non funziona nemmeno la connessione diventa tutto ingestibile! Possibile che il danno di un fulmine non possa essere riparato?”
Il Consigliere sottolinea come Tim gli abbia ribadito ed assicurato, telefonicamente, di aver inoltrato il suo sollecito. “Dire “inoltrare” un sollecito ed effettuare la “riparazione” del problema, c’è una bella differenza!” – esclama. “Proprio oggi sono venuto a sapere che non è ancora prevista la data di riparazione. Questo è veramente troppo, l’azienda Tim deve risolvere assolutamente questo problema perché non possiamo più stare in questa situazione. E se chiudessero anche le scuole medie come faremo?” – si interroga Ticciati, ipotizzando ulteriori strette.
“È l’ora di dire BASTA! – conclude – Da parte della Tim non vogliamo più sentire le parole come: “il danno è grosso”, “i cavi sono vecchi e vanno sostituiti” o “abbiamo inoltrato il sollecito”. Abbiamo necessità di questo servizio, come tutti, e soprattutto la scuola non può aspettare i loro tempi. Va risolto immediatamente!”
L.C.