In Alta Valdera un colpo tra auto e uno specchietto rotto, poi la richiesta di contanti per ripararlo ma è una truffa: come difendersi e smascherare i malviventi.
PECCIOLI – Tentativi di furto hanno minacciano nuovamente la Valdera: gli stessi ormai noti come truffa dello specchietto per la modalità che i malviventi utilizzano nel raggirare le loro vittime.
L’ennesima segnalazione arriva dai social, e questa volta dal paese di Peccioli: la stessa estesa anche ad altri gruppi della provincia per allertare il maggior numero di persone. Non la prima volta, infatti, che si verificano questi spiacevoli eventi nel nostro territorio: solo pochi mesi fa altre segnalazioni dal comune di Ponsacco.
Dal racconto di un’utente, vittima dell’inganno, pare infatti che un uomo di circa 35 anni con capelli e barba scuri si aggiri presso la zona industriale di Peccioli (La Fila) a bordo di una BMW molestando gli ignari malcapitati proprio con la truffa dello specchietto.
Ma come agiscono i malintenzionati e quali sono le possibilità per difendersi dal loro tentativo di truffa?
Attualmente quella dello specchietto è una tra le truffe più diffuse in Italia, un raggiro finalizzato a un vero e proprio furto: donne, anziani, giovani e neopatentati le categorie più bersagliate.
Individuata la vittima, il malintenzionato è così pronto ad agire: a bordo della propria auto, incolperà il malcapitato di averlo urtato e di aver provocato danni proprio al suo specchietto proponendogli, infine, un accordo che prevede soldi in contanti per riparare al danno e senza comunicazione alcuna alla compagnia assicurativa per aggirare la lunga burocrazia e chiudere la questione in tempi più brevi.
Ma l’incidente non è che una messa in scena: il malvivente si trova, infatti, a bordo di un’auto con lo specchietto già rotto e utilizza palline di plastica, di gomma o piccoli sassi per colpire la fiancata dell’altra vettura e riprodurre così il rumore dell’urto.
Per difendersi dal raggiro, una volta riconosciuto il tentativo di truffa, sarà opportuno comunicare all’autore dello stesso l’intenzione di procedere per vie legali: ormai smascherato, il malvivente si allontanerà immediatamente interrompendo le molestie.
In alternativa, è possibile comunicare che l’auto appartiene a qualcun altro, un parente o un amico prontamente avvisato di recarsi sul luogo: anche in questo caso il malvivente mollerà i suoi loschi intenti.
Resta in ogni caso necessario segnalare l’accaduto alla Polizia Municipale della propria zona per consentire un tempestivo intervento, come anche l’utente che ha reso nota la questione sui social dichiara di aver fatto immediatamente.
M.C.