Ponsacco tira un sospiro di sollievo. La tanto temuta zona rossa, che per colpa del focolaio di Via Rospicciano sembrava ad un passo, è stata evitata.
Mentre le vicine Pontedera, Calcinaia e Santa Maria a Monte da domani cambieranno colore, diventando “arancione rinforzato”: s’inaspriscono le limitazioni e chiudono le scuole medie e superiori (clicca qui), Ponsacco rimane zona arancione e riapre le scuole chiuse dopo il focolaio Covid riscontrato nel palazzo di via Rospicciano. “Questo grazie alla corretta gestione dell’Amministrazione Comunale che insieme alla ASL nel giro di poche ore ha messo in piedi una macchina organizzativa che ha permesso di isolare il cluster di Via Rospicciano -dichiarano le forze politiche di maggioranza del comune di Ponsacco-. In pochi giorni sono stati effettuati oltre 500 tamponi che hanno fornito dati incoraggianti. Tutto questo è stato possibile grazie agli operatori sanitari, forze dell’ordine, volontariato e protezione civile a cui vanno i nostri ringraziamenti. Un’operazione imponente apprezzata dalla Regione Toscana che ha deciso di premiare il ‘modello Ponsacco’ confermando la zona arancione”.
Se domani vi chiamassero per il vaccino AstraZeneca, che cosa fareste?
- Mi farei vaccinare, uno vale l'altro (60%, 383 Votes)
- Mi farei vaccinare, ma avrei paura (20%, 130 Votes)
- Non mi presenterei (20%, 126 Votes)
Voti totali: 639
“La situazione rimane comunque difficile, -ci tengono a sottolineare Per Ponsacco con Francesca Brogi Sindaco, Partito democratico e Italia Viva– l’invito a tutta la cittadinanza è di non abbassare la guardia perché il virus continua a circolare e servirà l’impegnò di tutti per mantenere questo colore”. “In un momento così difficile ci aspetteremmo un atteggiamento rispettoso dall’opposizione, volto a supportare e a sostenere lo sforzo dell’ente ma soprattutto di vicinanza nei confronti dei nostri volontari e delle nostre forze dell’ordine. Non bastassero i dati nazionali e quelli locali dei comuni a noi confinanti a dimostrare la gravità di una pandemia che si estende e dilaga in ogni angolo del nostro paese, qui certa gente pensa bene, invece, di attivare una macchina del fango nei confronti del primo cittadino. Una campagna denigratoria che di reale ha soltanto la mediocrità e la pochezza morale dei responsabili politici che la portano avanti” concludono le forze politiche di maggioranza.
M.S.