“Unico esempio del genere in fiera, con la presentazione di un nuovo plesso realizzato con un finanziamento complessivo di 11 milioni di euro” a Pontedera.
Fin dalla redazione del progetto preliminare risalente al 2018, è stato costituito un gruppo di lavoro che ha raccolto tutte le diverse competenze che gravitano intorno al mondo della scuola, a partire dalla Dirigente scolastica con i suoi collaboratori, dal Consiglio d’Istituto con i rappresentanti del personale docente e degli studenti, per arrivare alle istituzioni territoriali e ai tecnici. L’obiettivo è stato da sempre quello di recepire nel progetto del nuovo Montale le esigenze della scuola e di fornire ai ragazzi un edificio che potesse raccogliere tutti gli studenti dei vari indirizzi, da anni dislocati su varie sedi distanti alcuni km tra di loro.

Il gruppo di lavoro si è impreziosito della partecipazione di una importante figura di carattere pedagogico, Beate Weyland, professoressa docente del Dipartimento Scienze della Formazione di Libera Università di Bolzano, la cui visione sugli spazi di apprendimento, calata nella realtà del Liceo Montale ha generato, insieme ai progettisti, una scuola assolutamente innovativa nella sua semplicità e nel suo equilibrio.

L’obiettivo è diventato non più solo quello di dare una nuova sede al Liceo Montale, bensì quello più ambizioso di creare un edificio innovativo che fornisse ai ragazzi, a tutti i ragazzi, delle opportunità per crescere, sviluppando le proprie attitudini in un contesto edilizio che guarda al futuro, che supera gli schemi tradizionali della scuola intesa come insieme di aule e sviluppa lo spazio in percorsi sensoriali, in cui ogni angolo incuriosisce, aggrega, invita alla scoperta. Spariscono gli spazi rigidi e tutto diventa flessibile, adattabile secondo le attività che la creatività di studenti e docenti sarà in grado di creare.
I locali comunicano attraverso grandi vetrate che mettono i ragazzi in relazione: non esiste più l’aula chiusa, come luogo esclusivo dove svolgere le lezioni. Tutti gli spazi connettivi, non sono più semplici passaggi tra un locale e l’altro, ma diventano una naturale estensione delle aule, pienamente utilizzabili per creare contesti di volta in volta diversi, sia per attività alternative, per lavori a piccoli gruppi o studio individuale, oltre ad attività di recupero o approfondimento, e infine come spazi relazionali per momenti informali di relax e condivisione anche per attività extrascolastiche pomeridiane.
Tutti gli spazi sono angoli in cui si apprende, ci si relaziona e si cresce, sempre in comunicazione sensoriale, creando vicinanza e consapevolezza. Lo studio accurato degli arredi completa il risultato della flessibilità degli ambienti, garantendo la possibilità di spostare, comporre moduli per adattare gli spazi alle attività più svariate.
L’edificio si apre sull’ambiente esterno, sia mediante i pozzi di luce studiati per far filtrare la luce anche nelle aree centrali, sia attraverso grandi vetrate che consentono l’affaccio sui monti pisani, un panorama godibile non solo durante le attività in aula ma soprattutto in quelle alternative come la biblioteca diffusa, i laboratori di creatività, la musica e il canto. Le terrazze spaziose allestite per attività alternative, quali conferenze, gruppi di lavoro, assemblee dei ragazzi rappresentano anche un’opportunità per lo sviluppo delle tematiche green per le quali la scuola da sempre ha mostrato una spiccata sensibilità.
Tutta la scuola è stata pensata per essere inclusiva e l’accoglienza e la crescita di qualsiasi studente può avvenire in un contesto architettonico pensato per qualsiasi disabilità, senza la necessità di ulteriori adattamenti delle strutture, come invece accade negli edifici esistenti.
“Un nuovo plesso dunque pensato e ideato per la Comunità scolastica, per la Comunità educante: ma che ha fatto Comunità già dalle sue prime fasi di progettazione, mettendo in primo piano anche il grandissimo impegno della struttura tecnica provinciale che è, bene ricordarlo, ha lavorato incessantemente in sinergia con il personale scolastico anche durante le ultime vacanze natalizie, Epifania compresa, per il trasloco degli arredi e per aprire i locali a studenti e studentesse dal 7 gennaio scorso. Un lavoro di Comunità dunque, di confronto costante tra vari esperti (ingegneri, pedagogisti, architetti, docenti ecc) a servizio del futuro della nostra collettività e delle giovani generazioni, dei nostri ragazzi e ragazze. Anche così, riteniamo noi forse un po’ immodestamente, si fa Scuola”, sottolineano il Presidente Massimiliano Angori e la Consigliera all edilizia scolastica Cristina Bibolotti.
