Il Ceo del Gruppi Lupi: “la nuova Fondazione avrà mani libere per ampliare gli interventi nel sociale, partecipare e organizzare eventi, creare sinergie con gli enti pubblici”.
Il 14 Marzo 2025 si è aperto un nuovo capitolo della lunga storia del Gruppo Lupi, azienda leader nel settore dell’antincendio e della sicurezza fondata a Pontedera nel 1978: la nascita della Fondazione Gruppo Lupi.
Oggi, 28 aprile, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2025, i vertici dell’azienda hanno presentato l’assetto della nuova Fondazione d’impresa, voluta per dare un volto innovativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro e in ambito civile.
Fondazione Gruppo Lupi, come Ente non a scopo di lucro, opererà su tutto il territorio nazionale e comunitario. Le sue finalità sono l’istruzione, l’educazione, la formazione e la promozione della cultura in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cittadinanza sicura e di prevenzione dei rischi, anche durante le calamità naturali e i fenomeni climatici estremi. La Fondazione Gruppo Lupi promuoverà lo sviluppo, la valorizzazione e il monitoraggio di buone pratiche per la salute sul lavoro e per il benessere e gli stili di vita degli individui in generale, attraverso varie attività e lo sport. Promuoverà anche atti legislativi in materia di tutela dei lavoratori, sicurezza ambientale e civile.
Fra i suoi ambiti strategici di intervento ci sono la scuola, i luoghi di lavoro pubblici e privati, le università, le associazioni, gli oratori e – più in generale – le comunità di cittadini.
“La volontà di impegnarci per la società civile fa parte del nostro Dna di imprenditori, per ridonare al territorio quello che abbiamo ricevuto – ha dichiarato Giacomo Gronchi, Ceo Gruppo Lupi e fondatore dell’omonima Fondazione – Da oggi in poi l’azienda continuerà la sua attività imprenditoriale mentre la nuova Fondazione avrà mani libere per ampliare gli interventi nel sociale, partecipare e organizzare eventi, creare sinergie con gli enti pubblici. La Fondazione è lo strumento adeguato anche per dare continuità a questo impegno: le società hanno tutte una scadenza, la Fondazione ha invece una durata illimitata, e questo ci consentirà di portare avanti i valori che ci contraddistinguono senza limiti di tempo”.
“Il lavoro della Fondazione inizierà da un’analisi critica dello stato dell’arte sulla prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e nell’ambito della salute – ha sottolineato Emanuele D’Arrigo, presidente della Fondazione Gruppo Lupi – Poi studieremo l’attività di altre fondazioni che prima di noi si sono battute nel sociale realizzando progetti di largo respiro. Terzo step: coinvolgere in maniera più incisiva il mondo accademico e delle scuole di ogni ordine e grado. Solo far vivere la sicurezza come qualcosa di naturale può dare, nel tempo, dei frutti”.
L’attività della Fondazione Gruppo Lupi si rende particolarmente utile e funzionale alla luce della lunga battaglia, non ancora vinta, a tutela del lavoro sicuro.
Ricordiamo che la Toscana si colloca in una zona intermedia nella mappatura dell’emergenza dei territori con un rischio di mortalità più elevato rispetto al resto dell’Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega relativi ai primi due mesi del 2025, l’indice di incidenza di mortalità regionale per milione di lavoratori è pari in Toscana a 4,8, superiore al dato medio nazionale di 4,2.
Nelle province di Pistoia, Massa Carrara, Siena, Firenze e Lucca lo stesso indice è pari, rispettivamente, a 16,3, 12,4, 8,3, 6,4 e 5,8, mentre le province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa e Prato sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità quasi nulla.
Per quanto riguarda gli incidenti mortali sul lavoro, la provincia di Firenze ha contato 3 vittime, quella di Pistoia 2, quelle di Lucca, Massa Carrara e Siena una ciascuna.
La manifattura è il primo comparto per numero di denunce di infortunio, con 692 casi.
La nascita della Fondazione Gruppo Lupi è quindi radicata in questa platea di numeri, nella consapevolezza che la sua sfera di intervento può allargarsi ulteriormente per i crescenti rischi pubblici legati al cambiamento climatico.