PONTEDERA. La storia dei due titolari della palestra inFit, i fratelli Marco e Massimo Bartaloni, ha fatto il giro d’Italia, ricevendo grande solidarietà da più parti.
Anche noi di VTrend.it li abbiamo raggiunti per dar loro voce e la possibilità di esprimere tutto il dissenso contro la chiusura ingiustificata delle palestre, almeno fino al prossimo 24 novembre.
L’idea è nata proprio da lì, “Non siamo assolutamente d’accordo con il dpcm, che ha sancito la chiusura del settore fitness. – esordisce Marco – Per legge non possiamo aprire, allora abbiamo deciso di non chiudere, non alleniamo e dunque non lavoriamo, ma rimarremo qua dentro h24 fino al 24 novembre.”
“Non molliamo” – è questa la promessa dei fratelli Bartaloni, protagonisti di una protesta dunque civile, sana e soprattutto pacifica.
“Stiamo affrontando tutte le difficoltà del mondo. Io e mio fratello abbiamo due famiglie, due mogli e dei figli – continua Marco – non stiamo guadagnando, dormiamo in palestra dentro una scomoda tenda, ma lo facciamo per il futuro.” Le giornate vengono affrontate proprio in quell’ottica, pensando al futuro. “A gennaio dovevamo aprire un secondo centro inFit, in via Montanara a Pontedera. Avevamo già acquistato parte dei macchinari, i lavori stanno comunque proseguendo” – precisano. “Inoltre, in questi giorni, ci siamo lanciati molto sul sociale, ci sono state e ci sono tuttora tante testimonianze, ci sono venute a trovare molte persone, da imprenditori, clienti, amici e conoscenti che, chi per un motivo chi per un altro, hanno testimoniato la loro presenza. È stato lanciato un hashtag #iononcisto e tutti quelli che vengono a trovarci, scattano con noi una foto che poi pubblichiamo sui nostri social.” Un’iniziativa interessante, ma soprattutto “socialmente bella” – come la definisce Marco. “C’è chi ci porta il pranzo, chi la cena, chi una bottiglia di vino o un gelato. Questo vuol dire che c’è un tessuto sociale importante e ciò deve emergere.”
Per sdebitarsi con i propri clienti, i fratelli Bartaloni hanno prestato accessori e attrezzatura per l’allenamento, a differenza di molte altre palestre che procedono affittando. “Vogliamo dare a tutti la possibilità di allenarsi, senza chiedere nulla in cambio” – afferma Marco.
Massima solidarietà dunque che, non arriva solo dai clienti, ma anche dai mass media. Tante le reti che ne hanno parlato in questi giorni, da Barbara d’Urso a Pomeriggio 5, passando per Mario Giordano a Fuori dal Coro, arrivando a canali di informazione come La 7 o Rai 3. “Non ci aspettavamo un riscontro mediatico così forte, però ci speravamo. – dicono – Volevamo avere questo tipo di risonanza, non tanto per la palestra inFit, quanto per tutto il settore fitness. Stiamo chiedendo ‘aiuto’ affinché dopo 10 giorni non si abbassino i riflettori, perché noi continuiamo e continueremo a stare qui, altrimenti rimarremo due comuni che dormono in palestra e che nessuno considera. Se la carta stampata ed i media continuano a darci voce, noi possiamo protestare.” – concludono.
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