Il comunicato stampa del Segretario Territoriale Nursind Pisa Daniele Carbocci.
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“La negazione delle problematiche segnalate da NurSind rispetto al Pronto soccorso e ai reparti di medicina dell’Ospedale Lotti dà il segno di quanto la direzione della TNO voglia mistificare una realtà che il personale infermieristico e OSS dell’azienda vive quotidianamente sulla propria pelle affinché non passi il concetto del ‘va tutto bene’ che nonostante la narrativa aziendale non corrisponde alla realtà dei fatti e che incide negativamente sulla qualità dell’assistenza ai cittadini e sulla qualità di vita del personale di assistenza, questa O.S. si trova costretta a proclamare lo stato di agitazione del personale infermieristico e OSS dell’azienda Sanitaria TNO. – spiega il Segretario Territoriale Nursind Pisa Daniele Carbocci – E a mettere sul tappeto tutte le problematiche che da tempo vengono segnalate all’azienda ma che, come fatto per la questione Pronto soccorso e Medicine del Lotti, vengono minimizzate dai vertici aziendali“.
“Nel corso delle ultime settimane, a fronte delle segnalazioni da parte di questa O.S. si è dovuto purtroppo rilevare un atteggiamento di assoluta inerzia se non addirittura chiusura da parte aziendale su una quantità di temi che rappresentano la situazione di estremo disagio che il personale di assistenza vive all’interno dell’azienda. – continua Carbocci – In primis segnaliamo alla Prefettura di Pisa, la carenza di personale infermieristico e OSS nelle unità operative di degenza nei presidi di Pontedera e Volterra, nell’organizzazione dell’assistenza infermieristica territoriale (infermieri di famiglia e comunità ridotti di numero e costretti a un superlavoro inaccettabile), nel carcere Don Bosco, con una situazione pericolosa per l’incolumità del personale“.
“Un tema fondamentale è anche la situazione irrisolta sulla sicurezza del personale infermieristico alla REMS di Volterra e al Carcere Don Bosco di Pisa, nonché del personale del Servizio Infermiere di Famiglia e Comunità. – sottolinea Carbocci – Il fatto che, come è noto, il personale aggredito non denunci, non vuol dire che si debba far finta che le situazioni in questi servizi (ma anche al PS e spesso anche nei reparti di degenza) l’azienda sappia benissimo che il problema esiste. Il demansionamento costante e continuato del personale infermieristico a causa della mancanza di un numero adeguato di personale di supporto“.
“Sul fronte organizzazione del lavoro, segnaliamo all’attenzione della Prefettura l’illegittimità delle turnazioni che spesso sono difformi dalla normativa vigente in tema di orario di lavoro, costringendo il personale a turni massacranti e al venir meno di una regolare organizzazione della vita familiare, continuamente sconvolta da rimaneggiamenti degli orari di lavoro. – continua Carbocci – A cui si aggiunge la difficoltà se non l’impossibilità di fruizione delle ferie e mancato smaltimento ore di straordinario accumulate. Sono molteplici anche i mancati adeguamenti di istituti contrattuali che sarebbero dovuti entrare in vigore da ormai più di un anno relativi alle indennità per particolari condizioni di lavoro e turnazione, del pagamento del festivo infrasettimanale, del rispetto del limite contrattuale delle pronte disponibilità”
“In ultimo ma non di secondaria importanza, l’Indifferenza aziendale sulle molteplici e quotidiane segnalazioni per la difficoltà nell’approvvigionamento delle divise da lavoro. – conclude Carbocci – Per tutti questi motivi, la scrivente Organizzazione Sindacale, visto l’art. 2 comma 2 della Legge 146/90 ha dichiarato, lo stato di agitazione sindacale del personale infermieristico e di supporto della Azienda Usl Toscana Nord Ovest e chiesto l’incontro di conciliazione e raffreddamento al Prefetto di Pisa, espletato il quale, se non si trovassero accordi, si provvederà a proclamare lo sciopero“. Fonte: Comunicato stampa Daniele Carbocci Segretario amministrativo nazionale Segretario Territoriale Nursind Pisa