FORNACETTE. Inauguarato questa mattina il monumento dedicato alle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio in cui hanno perso la vita i giudici Falcone e Borsellino, molti uomini della loro scorta e altri innocenti.
La manifestazione in cui è stato svelato il cippo donato alla cittadinanza si è svolto questa mattina alle ore 10.30 presso l’area verde di via Borsellino a Fornacette. Hanno preso parte all’evento anche Antonino Vullo e Angelo Corbo, superstiti rispettivamente della strage di via D’Amelio e di Capaci.
Oltre al Sindaco del Comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi, e il questore di Pisa Paolo Rossi, erano presenti i rappresentanti dello stato, delle forze dell’ordine, il presidente e i membri dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Abbiamo avuto modo di intervistare l’autore dell’opera Paolo Grigò che ci ha spiegato che: “Si tratta di un marmo di Santa Fiora, molto gestuale, diviso in undici elementi che rappresentano la scorta di Falcone e Borsellino. Questi undici elementi sono uniti tra loro perchè hanno sacrificato la loro vita per dovere, non solo per amore della divisa ma proprio per fare il loro dovere. Gli undici elementi movimentati rappresentano proprio loro: sei per Borsellino e cinque per Falcone, uniti tra loro per un unico scopo che è quello del dovere”.
Ai nostri microfoni è intervenuto anche Eugenio Leone, membro dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Pontedera: “Questo monumento è dedicato essenzialmente a tramandare i valori di libertà, giustizia e legalità e la memoria. La memoria di questi ragazzi, sulle lapidi ci sono scritte i nomi e l’età di 22, 25 anni che si sono sacrificati nel 1992 per lo stato, morendo insieme a Falcone e Borsellino, facendo il proprio dovere. Questa è la memoria che vogliamo conservare, quindi oggi è un momento dedicato a questi ragazzi, a tutte le vittime di Capaci e via D’Amelio e nel retro del monumento anche il discorso della vedova di Vito Schifani, uno dei morti a Capaci che tenne nella chiesa durante i funerali. Un discorso che ha fatto storia e che l’abbiamo riportato sul monumento”.
Il Vicequestore Luigi Fezza a Vtrend.it conferma i valori importanti che il posizionamento di questo piccolo monumento, rappresenta il sacrificio umano messo a disposizione del prossimo, un sacrificio che bene è non dimenticare, questo monumento servirà anche alle future generazioni, per ricordare un pezzo di storia da tramandare ai loro figli.
“Bisogna sempre tenere vivo il ricordo di quello che è successo in Italia- afferma l’onorevole Lucia Ciampi-. Il 1992 per noi rappresenta sempre un motivo per ricordare, non solamente i grandi magistrati Falcone e Borsellino ma anche la loro scorta, uomini e donne. Voglio ricordare che una donna è stata vittima ed era la prima donna che partecipava a una scorta per un magistrato e donne e uomini che hanno dato la loro vita a testimonianza della difesa dello stato contro la mafia. La mafia che tanto, sia Falcone che Borsellino, avevano combattuto nella loro vita”.
“Per noi è un piacere poter partecipare anche se fuori del nostro territorio per una questione che lega tutti- dichiara il vicesindaco di Pontedera Alessandro Puccinelli-, il sacrificio delle persone che sono morte in questi due vili attentati, di cui oggi ci sono appunto anche i due rappresentanti che non sono solo superstiti ma sono persone che portano la loro testimonianza dell’attaccamento al servizio e dovere nei confronti dello stato. Sicuramente questo è utile che sia tramandato anche alle giovani generazioni”.
Il questore di Pisa Paolo Rossi ha preso parola durante la manifestazione, ringraziando tutti i partecipanti e in particolar modo tutte le istituzioni presenti, i vertici delle Forze dell’Ordine, l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e il suo presidente Calogero. “La memoria che si tramanda è una cosa importantissima, è vero che non si deve vivere nel passato, ma bisogna gaurdare al futuro, però i fatti del passato e queste cose terribili che questo monumento testimonia, sono una pietra miliare della nostra vita e devono rappresentare un punto a cui fare riferimento per fare sempre meglio il nostro lavoro al servizio della gente, al servizio della collettività, sotto l’egida della legge per il bene supremo della nostra società”.
Tra i numerosi ospiti di rilievo anche il comandate della Polizia Locale di Pontedera Daniele Campani e di Calcinaia Monica Vanni
Nel video, il Questore Paolo Rossi ed il sindaco di Calcinaia Cristiano Alderigi scopro il monumento: