II vicecampione olimpico torna a Cascina ed è un tripudio. Macchi “Emozionante ricevere l’affetto della mia città”. Il sindaco Betti: “Filippo ha rappresentato al meglio lo spirito olimpico”.
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CASCINA. Il ritorno di Filippo Macchi a Cascina unisce l’intera comunità, orgogliosa del successo di uno dei suoi figli. “Per me è emozionante ricevere l’affetto da parte di Cascina perché è la città che mi ha fatto crescere. Nelle medaglie che ho vinto c’è sicuramente un po’ di Cascina“, ha detto Filippo Macchi, lo schermidore di 22 anni che alle Olimpiadi di Parigi si è guadagnato due medaglie d’argento: la prima nel fioretto individuale, la seconda contro il Giappone nel fioretto maschile a squadre.
Il Circolo Scherma Navacchio sul tetto del mondo. Nato a Pontedera nel 2001, Filippo è cresciuto nella palestra del Circolo Scherma Navacchio, fondata dal nonno, a cui il giovane atleta ha spesso dedicato le sue stoccate durante gli incontri, alzando l’indice verso il cielo in segno di ringraziamento.
“La vittoria di Filippo – ha detto il sindaco Betti – è motivo di orgoglio, è una storia molto cascinese. La tradizione della scherma nel nostro comune è molto presente da 50 anni grazie al Circolo Scherma Navacchio che negli anni è cresciuto molto”.
Macchi ha ribadito il legame con Cascina e la provincia di Pisa: “Ho sempre amato la mia terra – ha ammesso Filippo Macchi -, e la riconoscenza è per me un valore fondamentale. Cascina e l’intero territorio pisano sono sempre stati al mio fianco. Come ha detto l’assessore, gli investimenti nella palestra hanno portato risultati, ma, secondo me, i veri risultati si vedono nell’impegno quotidiano dei ragazzi del circolo Scherma Navacchio, oggi qui presenti. A loro va il mio più grande ringraziamento: prima della mia partenza per le Olimpiadi, mi hanno scritto parole bellissime e mi hanno sostenuto con tutto il loro cuore”.
Anche il presidente della provincia di Pisa, Massimiliano Angori, ha elogiato l’atleta:“Bellissimo vedere una comunità che si raccoglie intorno a Filippo. Non è un caso che Cascina abbia un atleta medagliato, perché a Cascina c’è il liceo sportivo”.
La decisione arbitrale che ha fatto discutere. Sull’esito della finale individuale lo schermidore cascinese ha commentato così: “La decisione dell’arbitro ha fatto arrabbiare anche me, ma poteva succedere anche a parti invertite. Onore al mio avversario perché è un grande campione, ha vinto due olimpiadi“. Il sindaco Betti ha sottolineato il comportamento esemplare del vicecampione: “Filippo ha rappresentato al meglio lo spirito olimpico, ha contestato la decisione arbitrale fino a che poteva. Poi ha preso atto della decisione e ha accettato il risultato come sanno fare i grandi sportivi“.
Una collezione di targhe. Durante la cerimonia il sindaco Betti ha consegnato a Filippo Macchi una targa celebrativa. Lo schermidore, con un sorriso, ha simpaticamente commentato: “Ci faccio una collezione con tutte le targhe del Comune di Cascina!”. E a chi gli chiede a Filippo di poter toccare le medaglie, sottolineando quanto sia un’occasione rarissima, Filippo risponde che certamente possono farlo, ma aggiunge: “Sicuramente vi capiterà di nuovo tra quattro anni, quando tornerò qui con altre medaglie”.
S.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA