PONTEDERA. Il Pontedera rinuncia ai playoff. Una dolorosa scelta che è emersa dal cda della società tenutosi in seguito alla decisione dal Consiglio Federale di interrompere il campionato ma di far svolgere i playoff al fine di assegnare la promozione in Serie B.
Il verdetto è stato quindi lasciato al campo di gioco, nella giornata di ieri la FIGC ha reso nota la decisione: l’esito del Campionato verrà individuato utilizzando la classifica finale dei tre gironi di Lega Pro definita in base alla classifica di ciascun girone come cristallizzatasi alla data di sospensione del Campionato, prevedendo anche lo svolgimento di play-off e play-out. Quindi direttamente in Serie B vanno le squadre classificate al primo posto di ciascun girone (Monza, Vicenza e Reggina), mentre in Serie D vanno le squadre classificate all’ultimo posto di ciascun girone (Gozzano, Rimini e Rieti). Per le ulteriori retrocessioni e la quarta squadra promossa si procederà con playout e playoff.
I MOTIVI DELLA RINUNCIA. La decisione da parte della società granata di non partecipare ai playoff è arrivata dopo approfondite valutazioni e non senza rammarico, alla luce degli inaspettati ed imprevedibili oneri, tanto economici quanto organizzativi e di implementazione degli impianti, necessari per l’attuazione di protocolli che consentano agli atleti di svolgere l’attività sportiva in condizioni di assoluta sicurezza. La cifra per garantire la continuazione, infatti, si aggira intorno ai 90 e 160 mila euro per un solo mese di lavoro, al rispetto dello stringente protocollo sanitario. Poi c’è la questione contratti, infatti il Pontedera ha anche 14 calciatori con contratti a scadenza.
Ma non solo questione economica: “È un discorso di coerenza e programmazione – hanno spiegato il direttore generale Paolo Giovannini e il direttore organizzativo Andrea Bargagna -. Abbiamo un equilibrio finanziario che è sempre stato un fiore all’occhiello, questa è una scelta coraggiosa per una società coerente con le proprie scelte.” L’attuazione di misure volte al rispetto delle misure di sicurezza comprometterebbe il percorso di programmazione delle prossime stagioni sportive.
“Diventa una cosa sproporzionata indipendentemente dalla capacità economica e andrebbe contro una logica aziendale di cui abbiamo fatto tesoro – dice Paolo Giovannini -. Come società abbiamo dei principi che vogliamo continuare a rispettare. Resta il rammarico per tifosi, che hanno visto la loro squadra al quarto posto rinunciare ai playoff e quindi ad un sogno, rammarico c’è rammarico per i ragazzi che hanno fatto un campionato straordinario”.
“È una decisione dolorosa, ma non un passo falso,- spiega Andrea Bargangna – è una prova di coraggio della nostra società perché non abbiamo voluto cambiare di una virgola la nostra filosofia, la stessa che la contraddistinta rendendola una società virtuosa. È una ulteriore dimostrazione di una società attenta alla programmazione, che vuol partire pronta a combattere per la nuova stagione.”
D’altra parte, alla attuale situazione di straordinarietà si aggiunge l’incertezza della prossima stagione. Incertezza soprattutto causata anche dalla crisi economica generale: gli sponsor che fino ad ora hanno sostenuto i granata non sappiamo se potranno continuare a farlo così come i soci della società. E al primo posto deve essere garantito il miglior futuro al Pontedera, è da ciò che deriva la coraggiosa e lungimirante decisione della società.