Via libera al depotenziamento del livello di protezione dei lupi. La Presidente Coldiretti della Toscana: “decisione razionale e coerente”.
Come comunicato a VTrend da Coldiretti Toscana, il Parlamento europeo ha approvato il declassamento dello status del lupo da specie “strettamente protetta” a specie “protetta”. Letizia Cesani, Presidente di Coldiretti Toscana, sul punto afferma la razionalità della decisione.

“Il declassamento dello status di protezione del lupo è una decisione razionale e coerente da parte delle istituzioni europee e nazionali che rispondono ad una precisa richiesta di aiuto da parte degli allevatori sopraffatti dalle predazioni e di tutta la filiera lattiero-casearia che è un motore importante del nostro agroalimentare e del nostro turismo. Quella del mondo agricolo non è mai stata una guerra contro il lupo e non lo sarà mai, nemmeno oggi. Abbiamo assistito inermi in questi anni alla scomparsa di centinaia di stalle in molte zone rurali insieme alla sparizione di 65 mila capi solo nell’ultimo decennio” dichiara Cesani.
Secondo le ultime stime sono oltre 20 mila gli esemplari nell’Unione Europea, un numero impensabile trent’anni fa. La popolazione è cresciuta a dismisura anche in Italia: negli anni ’90 si contavano circa 500 esemplari, l’ultimo censimento dell’Ispra ne ha rilevati circa 3.300, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola.
Viene segnalata una probabilità di presenza molto elevata in Toscana dove il lupo pare abbia colonizzato quasi la totalità degli ambienti idonei e dove non è più inusuale incontrarlo anche vicino alle abitazioni come testimoniato da numerosi video ed incontri.
Il depotenziamento del livello di protezione, fornisce ora agli stati membri lo strumento che fino ad oggi mancava per gestire razionalmente la popolazione dei lupi. “Abbiamo sempre sostenuto che l’emergenza predazioni, così come quella ungulati, andasse gestita con un approccio scientifico e razionale. Accogliamo questo risultato con soddisfazione. Ora si acceleri sui piani di gestione per salvare dall’estinzione i pastori”, conclude la Presidente regionale.