PISA. Il deputato Eduardo Ziello ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, per il deputato l’Università di Pisa ha le carte in regola per organizzare una ripresa normale.
Ora sia il Governo a intervenire per far riaprire l’università e ribaltare la decisione del rettore di prorogare per tutto il primo semestre la didattica a distanza. È quanto ha chiesto l’onorevole Ziello, ieri con un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.
Il coinvolgimento del ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi è una decisione che consideriamo giusta, opportuna e addirittura doverosa”. Plaude Confcommercio Provincia di Pisa, per bocca del suo direttore Federico Pieragnoli alla scelta odierna dell’onorevole Ziello di promuovere una interrogazione parlamentare al governo sulla riapertura o meno delle aule dell’università di Pisa. “Noi vogliamo risposte chiare e puntuali, per questo crediamo che il deputato Edoardo Ziello abbia fatto benissimo a coinvolgere il ministro competente Manfredi. Come associazione lo scorso 29 giugno abbiamo organizzato una manifestazione sotto le finestre del Rettorato, proprio per avere chiarimenti e risposte in merito alla decisione del blocco totale delle lezioni fino al 2021. Chiarimenti e risposte che purtroppo in quella occasione furono negate non solo a noi e ai tanti imprenditori coinvolti, ma a tutta la città”.
“Ben venga dunque questa interrogazione” – aggiunge Pieragnoli – “perché l’università è una questione di sopravvivenza economica di un intero territorio. Il Governo e il ministro Manfredi non solo deve conoscere e rispondere ma persino intervenire su quello che accade a Pisa e sulle conseguenze economiche e sociali che il blocco totale delle attività (dalle lezioni, agli esami, ai laboratori) inevitabilmente finirà per comportare, ovvero crollo di fatturati, emorragia di posti di lavoro e chiusura di tante attività commerciali. Il quadro è sicuramente fosco, ma attendiamo con fiducia la risposta del ministro e le azioni concrete che intende mettere in campo per risolvere la questione” – conclude il direttore di ConfcommercioPisa.