Il comitato Ponsacco Pacificata ricorre ad un gesto eclatante: in catene sotto al palazzo che ospita il consiglio regionale “per testimoniare il disagio di un’intera comunità”.
I rappresentanti del comitato Ponsacco Pacificata (Samuele Ferretti, Nicoletta Orsini e Gabriele Gasperini), stamattina, si sono incatenati sotto il Palazzo del Pegaso in via Cavour a Firenze, che ospita il consiglio regionale, con l’intento di essere ricevuti dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dare un segnale forte di protesta alle istituzioni.
A seguito di episodi di violenza che si sono susseguiti sul territorio comunale di Ponsacco (CLICCA QUI), hanno portato il comitato Ponsacco Pacificata dritto al palazzo che ospita il consiglio regionale: più volte infatti, i rappresentanti hanno richiesto un incontro con il presidente Giani.
“Mia figlia nell’anno 2021 è stata testimone di due violenze avvenute sullo scuolabus, che hanno mandato un bambino al pronto soccorso. I cittadini scesero in piazza con un sit-in contro la violenza.
Faccio l’appello nuovamente alla cittadinanza a denunciare sempre. Non abbiate paura, la denuncia permette alle istituzioni di capire quando sia grave la situazione sul nostro territorio“, dichiara Samuele Ferretti.
Queste le dichiarazioni di Gabriele Gasperini del comitato Ponsacco Pacificata:
“Siamo qui per testimoniare il disagio di una comunità, che col tempo è diventato insopportabile: tutto è iniziato nel dicembre 2016 quando a Pisa, nel tentativo di smantellare un campo nomadi, sono stati trasferiti circa 100 nomadi nel centro di Ponsacco. Ci era stato promesso che il numero sarebbe rimasto quello: promesse che non sono state mantenute. Successivamente, anche il Comune di Cascina ha smantellato un campo nomadi, che è stato riversato sul territorio di Ponsacco. Si parla di circa 350 nomadi nel centro del paese. Chiediamo di essere ascoltati dalle istituzioni: è fondamentale che l’accoglienza sia atomizzata affinché si possa creare vera integrazione“.
La replica della sindaca Francesca Brogi
© RIPRODUZIONE RISERVATA