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Il Centro senologico dell’Aoup festeggia 15 anni di attività

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Liste di attesa azzerate e una presa in carico globale e multidisciplinare. 

Il Centro senologico dell’Aoup compie 15 anni. Era infatti il 24 aprile 2010 quando all’Ospedale Santa Chiara si inaugurarono i nuovi locali dell’Unità operativa di Senologia diretta da Manuela Roncella – la prima Breast Unit della Toscana – ricavati nell’edificio 6 (ex Oculistica), proprio di fronte al Polo oncologico (Ed. 22), una scelta strategica dettata dalla necessità di una prossimità anche logistica per percorsi assistenziali strettamente integrati.

Di lì a poco sarebbe stato deliberato nell’Atto aziendale anche il Centro clinico senologico, guidato per anni dalla Roncella che alla cura del cancro mammario ha dedicato la vita professionale e che guida tuttora la Senologia. Il centro è oggi diretto da Matteo Ghilli, che gestisce il coordinamento di tutte le strutture multidisciplinari che ruotano intorno alla cura della patologia mammaria i cui professionisti, con specifici contratti di servizio, lavorano per il Centro senologico. Il fulcro è la struttura di Senologia a cui appartengono i posti letto mentre il Centro clinico è l’architettura organizzativa che permette la presa in carico globale e multidisciplinare della paziente (raramente anche del paziente maschio) con tumore al seno dalla diagnosi, alla cura, alla riabilitazione.

In questi 15 anni di passi avanti ne sono stati fatti tanti nell’ottimizzazione del percorso assistenziale della patologia mammaria, come certificato anche dal Piano nazionale esiti di Agenas che vede da anni l’Aoup posizionarsi intorno al 100% di adeguatezza in relazione ai tempi di attesa degli interventi oncologici per tumori maligni. Grazie alla collaborazione con la Direzione aziendale e con gli anestesisti, non ci sono liste di attesa per la patologia maligna, tutte le pazienti in carico in Aoup sono operate entro 1 mese e gli indicatori di qualità lo dimostrano. Agenas posiziona inoltre da anni l’Aoup nei primi 10 posti fra gli ospedali italiani per volumi di chirurgia per carcinoma mammario, più di 700/anno che si sommano alle donne con patologia borderline o benigna, alle donne che devono terminare o rivedere il percorso ricostruttivo mammario, per circa 1200-1300 interventi all’anno. A queste pazienti viene garantito tutto il percorso, a partire dalla diagnosi alle terapie adiuvanti, la riabilitazione fisica e psichica sempre attraverso una valutazione multidisciplinare e multiprofessionale, dove anche infermieri e tecnici svolgono un ruolo centrale. 

A questo si aggiunge che, per il quinto anno consecutivo, dal 2020 il Centro senologico dell’Aoup, unico in Toscana e fra i pochi in Italia, ha ottenuto la certificazione europea Eusoma (European society of breast cancer specialists), un’azione volontaria affidata ad enti certificatori esterni con commissari provenienti da tutta Europa, che annualmente vengono a verificare la sussistenza di una serie di requisiti stabiliti a livello europeo e periodicamente rivisti. Il processo di certificazione, a cui partecipano tutti gli operatori del centro, attesta una qualità oggettivata e che deve continuamente essere rivalutata secondo standard che nel tempo si alzano di livello.

Ormai da tempo, anche da prima che la normativa italiana lo prevedesse, la caratteristica peculiare del centro è la multidisciplinarietà in forma strutturata, in tutte le fasi del percorso. Per ogni accesso vengono assicurati l’iter diagnostico da seguire, la valutazione preoperatoria nell’ambito del Gruppo oncologico multidisciplinare (Gom) con chirurgo, radiologo, oncologo, radioterapista e patologo, comprensiva di valutazione ricostruttiva (chirurgo plastico dedicato) e dell’apporto delle ulteriori professionalità mediche, infermieristiche e tecniche del Gom, l’intervento chirurgico vero e proprio, la presa in carico postoperatoria con le medicazioni, la discussione multidisciplinare (Gom) del risultato istologico, l’ambiente del trattamento adiuvante, la consulenza della psichiatra e della psicologa, del medico nucleare, la consulenza genetica, la valutazione fisiatrica e il trattamento fisioterapico a partire dall’immediato post-operatorio. In caso di bisogni speciali, le donne trovano specialisti per la preservazione della fertilità (ginecologi), geriatri per l’inquadramento delle fragilità in modo da progettare interventi ritagliati su misura con gli anestesisti. Questo permette di eliminare il carcinoma con un impatto minimo sulla qualità della vita di donne spesso molto anziane (nel 2024 è stata operata con successo una centenaria).

Per le pazienti ad alto rischio genetico, portatrici della mutazione dei geni BRCA, si assicura la chirurgia profilattica oppure una sorveglianza a intervalli regolari con controlli periodici in collaborazione anche con i ginecologi, per il rischio correlato di insorgenza di tumore ovarico. Si tratta di un percorso delicato e molto impegnativo anche per il personale del centro, considerato che attualmente sono in carico 400 persone tra donne e uomini portatori di mutazione sani e donne precedentemente ammalatesi di carcinoma mammario o ovarico.

Sempre nel Centro clinico, vengono garantiti: la consulenza del reumatologo esperto di menopausa e osteoporosi, il supporto del servizio nutrizionale, la medicina complementare integrata che comprende agopuntura, fito-micoterapia (per attenuare i sintomi della malattia o gli effetti collaterali del trattamento, migliorando la qualità di vita delle persone) e un percorso dedicato alla chirurgia correttiva del linfedema post-chirurgico. Sono inoltre presenti le associazioni di volontariato (Asi-Associazione senologica internazionale e Aopi-gruppo donna) che da sempre supportano le pazienti nel loro recupero psico-fisico-sociale.

Tutto questi servizi sono resi possibili anche grazie al “Mercato dei fiori”, un’area ambulatoriale polispecialistica inaugurata all’interno del Centro senologico nel 2018 e che raggruppa, in un unico spazio, tutti i professionisti che curano gli effetti collaterali e psico-sociali legati direttamente o indirettamente alle terapie per il tumore al seno.

Nella presa in carico della paziente con tumore mammario, sempre più importante sarà l’integrazione con la medicina territoriale, a garanzia della continuità assistenziale e fra i progetti futuri del Centro senologico c’è di potenziare ulteriormente la collaborazione con l’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest e con i medici di medicina generale, sia sugli screening mammografici alla popolazione femminile (una parte dei quali viene già svolta in Aoup per le donne residenti nell’area pisana) sia sul follow-up del tumore maligno, che prevede 10 anni di visite di controllo ed esami strumentali, molti dei quali potrebbero essere eseguiti nel punto più vicino al domicilio e commentati in televisita.

Inoltre il Centro senologico dell’Aoup punta a investire tanto anche sulla ricerca clinica promuovendo, grazie anche alle nuove tecnologie, ai progressi della medicina predittiva e personalizzata, all’intelligenza artificiale, studi innovativi sulle biobanche, la biopsia liquida, i trattamenti innovativi anche per la malattia avanzata metastatica, grazie ai nuovi orizzonti terapeutici che si aprono di anno in anno. Per ulteriori informazioni sul Centro senologico: https://www.ao-pisa.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1626:cc-senologico&catid=242&Itemid=169

Oggi la celebrazione dell’anniversario con tutti i professionisti di questa grande avventura compresi i due direttori generali sotto i quali il Centro è nato (Carlo Tomassini) e ha proseguito la sua attività (Silvia Briani).  Fonte: Aoup

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