“Questa storia ci ricorda che dietro ogni azione c’è una storia, – ha detto Mazzeo – che dietro ogni errore c’è spesso disperazione“.
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Quella che stiamo per raccontare è una storia di solidarietà e straordinaria umanità. In un centro commerciale di Firenze, un giovane senza fissa dimora di 33 anni era stato identificato dopo il furto di cibo in scatola. I poliziotti lo hanno fermato, ma quando si sono resi conto che quell’uomo aveva rubato per fame, gli hanno fatto la spesa pagando di tasca propria. Seguendo l’iter normale che richiedono casi di questo genere, i poliziotti hanno sottoposto il giovane a fermo per identificazione e lo hanno denunciato per il tentativo di furto. Successivamente, ascoltando il racconto dell’indagato, si sono resi conto di trovarsi di fronte ad una persona che aveva semplicemente fame. Ecco che a questo punto hanno deciso di riempire diverse buste di generi alimentari.
“Voglio raccontarvi una storia che mi ha toccato il cuore. In una giornata come tante a Firenze, dei poliziotti hanno fatto qualcosa di straordinario. Dopo aver fermato un ladro in un supermercato, si sono resi conto che l’uomo non stava rubando per il gusto del crimine, ma perché aveva fame. Invece di arrestarlo, hanno mostrato un’umanità straordinaria. Hanno deciso di fermarsi, di ascoltare la sua storia e di aiutarlo. – ha scritto su Facebook il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo – Hanno portato il ladro nel supermercato e gli hanno permesso di fare la spesa, offrendogli cibo e sostegno in un momento di bisogno. Questa storia ci ricorda che dietro ogni azione c’è una storia, che dietro ogni errore c’è spesso disperazione. Ma ci ricorda anche che possiamo scegliere di essere compassionevoli, di tendere una mano a chi ha bisogno, anche quando potremmo facilmente condannare. Grazie a quei poliziotti della Questura di Firenze per averci ricordato che l’empatia e la gentilezza possono fare la differenza nel mondo. Che anche nei momenti più bui, c’è sempre spazio di cura e solidarietà“.