Ecco i risultati dei fontanelli nel 2021 in provincia di Pisa, pubblicati in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Nel 2021 i fontanelli hanno erogato oltre 14 milioni di litri di acqua in provincia di Pisa. Risparmiate più di 376 tonnellate di plastica.
Gli impianti che nel corso del 2021 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di:
- San Giuliano Terme (1168 metri cubi d’acqua erogata),
- Pisanova (953 mc),
- La Rotta (795 mc),
- Fornacette e Capannoli (entrambi 794 mc).
Molto “affollati” risultano essere stati anche gli impianti del Cep (Pisa), Navacchio, Calci, San Romano (Montopoli Valdarno) e Molino D’Egola (San Miniato). In media, un fontanello in provincia di Pisa ha erogato 455 metri cubi l’anno, per un valore economico di circa 95mila euro. Numeri importanti: per questo il progetto prosegue anche nel corso del 2022, da un lato con la previsione di realizzare ulteriori 6 impianti in tutto il Basso Valdarno, e dall’altro attraverso un programma di interventi straordinari e di ammodernamento dei fontanelli già in funzione, a partire da quelli più datati.
Oltre 14 milioni di litri d’acqua distribuiti gratuitamente dai 33 impianti attivi. Quasi 3 milioni di euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua minerale. Più di 376 tonnellate di plastica evitate, per un equivalente di 865 tonnellate di anidride carbonica altrimenti emesse in ambiente nel processo di produzione delle bottiglie usa e getta. Sono questi i numeri del progetto “Acqua ad Alta Qualità” per l’anno 2021 in provincia di Pisa. A renderli noti è Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo.
Dall’area pisana dalla Valdera e dal Valdarno Inferiore arriva il messaggio che un futuro più sostenibile e meno impattante sull’ambiente è sicuramente possibile, anche attraverso piccoli gesti quotidiani come il consumo di acqua della rete idrica o dei fontanelli, gli impianti che erogano acqua ad alta qualità ormai presenti in ogni angolo del territorio. Una buona pratica, con oltre 13 anni di esperienza alle spalle, che si diffonde e che contribuisce tra l’altro alla riscoperta di una socialità che storicamente è sempre appartenuta ai nostri territori, nonostante le limitazioni imposte negli ultimi due anni dalla pandemia.
Il progetto Acqua ad Alta Qualità, condotto da Acque in coordinamento con l’Autorità Idrica Toscana e i comuni del territorio, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua potabile – i fontanelli, appunto – che erogano la stessa risorsa normalmente distribuita dall’acquedotto, rendendola “immediatamente gradevole”, grazie a un sistema di filtraggio che ne assicura al contempo bontà e sicurezza assoluta, senza modificarne le preziose caratteristiche chimico-fisiche iniziali. Ma l’obiettivo del progetto è anche quello di mostrare come il consumo dell’acqua di rubinetto, al pari di quella del fontanello, sia a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica e a chilometro zero, dato che viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dagli oltre 20mila campionamenti annui, dalle analisi effettuate dal gestore e dagli organi di controllo.