Tre agenti immobiliari della provincia di Pisa protagonisti della nuova stagione di “Casa a Prima Vista”. Dal 5 maggio su Real Time e discovery+: la Toscana è entrata nel format di successo con volti nuovi Made in Pisa.

La provincia di Pisa conquista la ribalta nazionale con tre nuovi protagonisti della televisione: Moira Quartieri, Nico Tedeschi e Matteo Nencioni sono i nomi dei tre agenti immobiliari toscani che faranno il loro esordio nella nuova stagione di “Casa a Prima Vista”, il fortunato programma in onda su Real Time e disponibile anche su discovery+.
Il celebre format immobiliare, divenuto un vero e proprio fenomeno con ascolti che sfiorano il milione di spettatori e uno share record del 4,5%, apre finalmente le porte alla Toscana. E tra le colline, le città d’arte e i litorali della regione, saranno proprio tre professionisti provenienti dalla provincia di Pisa a contendersi la preferenza dei clienti in cerca della casa dei sogni.
Moira (di Pontedera), Nico (di Pisa) e Matteo (di Calcinaia) porteranno sul piccolo schermo non solo la loro esperienza e personalità, ma anche un pezzo autentico di Pisa: dalle dinamiche del mercato immobiliare locale al calore toscano che promette di animare le nuove puntate, in onda dal 9 giugno alle 20:30.
Dalle antiche mura di Lucca alle spiagge della Versilia e di Livorno, fino a Firenze, culla del Rinascimento con il suo centro storico rinomato a livello internazionale: saranno numerosi gli scenari che faranno da cornice alle indagini dei tre nuovi agenti.
Chi sono i nuovi volti pisani di “Casa a Prima Vista”?
• Moira Quartieri: trent’anni di carriera nel settore, una presenza scenica inconfondibile e uno stile che cattura subito l’attenzione. È diretta, empatica, e sarà una delle sorprese di questa stagione.
«Sono stata contattata da loro i primi di settembre per farmi un casting, poi ho fatto due casting. So che stavano cercando diverse persone in tutta Italia, per cui ne hanno fatti parecchi, e alla fine mi hanno dato l’ok. – racconta Quartieri a VTrend.it – Quando ho ricevuto questa conferma, non ci credevo, proprio non mi sembrava vero che fossi stata scelta io. Faccio questo lavoro da 33 anni, quindi sicuramente ho le caratteristiche giuste, ma pensavo fosse soprattutto una splendida occasione di crescita personale.»
«Il lavoro di agente immobiliare davanti alle telecamere non cambia rispetto alla vita quotidiana: le visite degli immobili sono esattamente le stesse. Descriviamo la zona, i servizi, ascoltiamo bene il briefing su cosa cerca l’acquirente e cerchiamo l’immobile con le caratteristiche giuste, facendoglielo notare, proprio come in qualsiasi visita normale. Questo è tutto reale e vero. – spiega Quartieri – All’inizio, però, il fattore delle telecamere crea un po’ di imbarazzo e tensione, come succede per tutte le cose nuove, ma col tempo ci si abitua. D’altronde, 33 anni di esperienza mi hanno insegnato a gestire anche situazioni complicate.»
«Dietro le quinte, noi tre ci conoscevamo già a livello professionale e avevamo collaborato in passato su alcune vendite, ma questa esperienza ci ha permesso di conoscerci più umanamente. Ci siamo trovati molto bene, tanto che ci sentiamo e ci vediamo anche fuori dal lavoro, per un pranzo o un aperitivo. – racconta Quartieri – C’è una sana competizione tra di noi, ma anche un bel rapporto umano che si è consolidato.»
«Per me, una delle caratteristiche più importanti di un agente immobiliare è l’ascolto. È fondamentale capire cosa cerca veramente il cliente, perché spesso lui stesso ha un’idea diversa da quella che sarà la sua esigenza reale. – continua Quartieri – Serve empatia per cogliere le vere necessità e riuscire a guidarlo nella scelta.»
«Riguardo alla casa perfetta, credo che esista davvero. È quella dove apri la porta e ti senti a casa, protetto, sicuro, dove stai bene. La casa perfetta è un luogo dove senti che puoi stare bene dentro e fuori. – racconta Quartieri – Nel nostro lavoro, l’impegno maggiore è proprio aiutare il cliente a trovare questo posto speciale, capendo i punti fondamentali come il gusto personale e la zona in cui sono abituati a vivere, perché questo influisce molto sulla loro percezione di “casa”. Spesso capita di mostrare varie case e, anche se inizialmente il cliente vuole vedere altre opzioni, poi torna sempre a quella in cui si è innamorato aprendo la porta, perché quella è la casa giusta per lui.»
«Questa lunga esperienza di oltre 30 anni mi ha sicuramente portato fino a dove sono oggi, e anche a ricevere questa chiamata da Casa Prima Vista. – sottolinea Quartieri – All’inizio non ci credevo, ma le sfide fanno parte della crescita personale e professionale. Sono una persona che ama mettersi in gioco e affrontare nuove sfide, e anche nel programma c’è una sana competizione, che stimola a fare sempre meglio.»
«Infine, ci tengo a sottolineare che la figura dell’agente immobiliare è spesso fraintesa o penalizzata. – conclude Quartieri – Non è vero che si tratta solo di aprire porte e chiudere vendite per guadagnare, come molti pensano. L’agente immobiliare è un professionista serio, che deve guadagnarsi la fiducia del cliente, deve essere preparato, studiare costantemente sia la parte legale che l’andamento del mercato, per offrire il miglior servizio possibile. Io scelgo sempre di essere un agente immobiliare professionista, serio e leale.»
• Nico Tedeschi: cresciuto nell’agenzia di famiglia, ha ereditato la passione per le case e un’ironia pungente. Il suo spirito eclettico sarà una carta vincente per affrontare clienti e colleghi.
«Tutto è iniziato quasi per caso. Avevo da poco aperto un nuovo profilo Instagram professionale e pubblicato il mio primo reel. Dopo qualche giorno, ricevo una chiamata dal programma Casa a Prima Vista — non so nemmeno bene come mi abbiano trovato. Stavano già facendo dei casting e hanno chiamato direttamente in ufficio. Risponde Linda, la mia segretaria, e poi mi avvisa: “Nico, ti hanno chiamato dal programma!” Io non ci credevo. – racconta Tedeschi a VTrend.it – Sentivo anche la mia collega in sottofondo confermare, emozionata. Volevano farmi un casting. Così li richiamo subito, facciamo una videochiamata… e da lì è partito tutto.»
«Ci è voluto un po’ perché arrivasse la conferma ufficiale. C’erano tante candidature, passaggi da superare. Mi avevano detto che era andata bene, ma serviva comunque l’approvazione finale. Quando poi mi hanno detto che sì, era fatta, non riuscivo a crederci. Era un’opportunità bellissima. – continua Tedeschi – E ancora oggi, a dire la verità, devo realizzare bene cosa sta succedendo. Ho condiviso tutto anche con una persona cara, che ormai mi accompagna in tutti i percorsi: è rimasta partecipe anche di questo. È stato davvero molto emozionante.»
«Per quanto riguarda il lavoro davanti alle telecamere, devo dire che non è così distante dalla realtà. Certo, molto dipenderà dal montaggio, ma quello che ho fatto durante le riprese è sostanzialmente ciò che faccio ogni giorno. – spiega Tedeschi – Ovviamente bisogna sapersi adattare ai clienti: non tutti sono uguali, e serve un po’ di camaleontismo. Ma proprio grazie a questo, riuscivo a tirare fuori anche il mio lato più ironico, oltre a quello professionale. Credo che quello che si vedrà sia molto fedele a ciò che siamo realmente come agenti immobiliari.»
«La prima volta che abbiamo girato in una villa, ammetto che ero un po’ spiazzato. Non sapevo bene cosa aspettarmi… – racconta Tedeschi – insomma, un minimo di imbarazzo c’era. Ma appena sono arrivato, ho salutato tutti e ho visto i clienti, mi sono subito sentito nel mio ambiente. Perché, alla fine, è il lavoro che faccio tutti i giorni. Gli acquirenti sono veri, le case sono davvero in vendita, tutto è il più possibile autentico. Una volta superata quella prima incertezza iniziale, non ho più sentito disagio. Mi sono sentito subito a mio agio, come se la telecamera nemmeno ci fosse.»
«Dietro le quinte, con Moira e Matteo, si è creato un bel rapporto. – sottolinea Tedeschi – Abbiamo imparato a conoscerci giorno dopo giorno, con le nostre caratteristiche e le nostre sfumature. C’è stata molta sintonia, ci siamo divertiti tanto. Ci prendiamo in giro, ma sempre con rispetto. Siamo simili su alcuni aspetti, diversi su altri, ma c’è affinità. Direi che siamo quasi più amici che colleghi. Ovviamente siamo anche competitivi — fa parte del nostro carattere e del contesto — ma è sempre una competizione sana, che non toglie nulla al rispetto e alla collaborazione tra noi.»
«Una curiosità che mi chiedono in tanti è se i clienti, una volta che scelgono la casa in TV, siano poi obbligati a comprarla davvero. La parola “obbligati” è un po’ forte. Nessuno è mai costretto a nulla. – racconta Tedeschi – Il nostro compito è accompagnarli fino alla scelta, poi inizia una fase successiva che può durare settimane o anche mesi. Se la casa fa parte del nostro portafoglio, gestiamo direttamente la trattativa. In altri casi, subentrano colleghi. Ma il processo di mediazione pura è un’altra cosa, che segue il programma e va avanti autonomamente.»
«Secondo me, oggi, per essere un buon agente immobiliare, servono diverse qualità. Una delle più importanti è il problem solving: devi saper affrontare e risolvere problemi in modo pratico. Serve una base tecnica — conoscere un minimo di architettura, urbanistica, regolamenti — ma anche una base psicologica. – continua Tedeschi – Bisogna saper ascoltare le persone, capirle, guidarle nei momenti di incertezza. L’empatia, la capacità di ascolto attivo, la competenza: queste sono le doti fondamentali. E sono tutte cose che, a mio avviso, una macchina non potrà mai sostituire. Perché fanno parte del valore umano che portiamo ogni giorno.»
«La mia esperienza nasce all’interno di un’agenzia familiare. Dopo il liceo, a 19 anni, ho fatto questa scelta. Non sapevo bene cosa volessi, ero orientato verso la comunicazione, l’organizzazione eventi, il marketing. – dice Tedeschi – E alla fine, proprio queste competenze sono diventate il mio contributo personale all’interno dell’azienda. Ho unito innovazione e tradizione. Ho sviluppato un metodo — l’Open House Experience — che permette vendite più rapide e coinvolgenti, con più proposte simultanee e risultati molto buoni per i proprietari.»
«Il valore più grande è stato proprio quello di costruire qualcosa di mio all’interno di un contesto già avviato. Ho portato dentro il digitale, il web marketing, l’organizzazione degli eventi. Ma il cuore resta quello che hanno costruito i miei genitori: un rapporto sano con i clienti, basato sull’ascolto, sulla fiducia, sulla comunicazione. – sottolinea Tedeschi – L’ambiente che si respira in agenzia è questo: accogliente, umano, reale.»
«E se mi chiedi se esiste la casa perfetta… ti direi che sì, ma solo se si accetta l’idea che la perfezione sta nell’imperfezione. – conclude Tedeschi – La vera domanda, forse, è: esiste la casa che ti fa stare bene? E la risposta, per me, è assolutamente sì. Perché alla fine è lì che si torna, è lì che si è sé stessi. E questo, più di tutto, fa la differenza.»
• Matteo Nencioni: da bambino disegnava case anziché astronavi, e oggi vive il suo sogno nel mondo immobiliare. Ex dj, combina creatività e metodo nella ricerca dell’abitazione perfetta.
«Inizialmente sono stato contattato direttamente dai social, soprattutto su Instagram dove sono molto attivo. Mi hanno scritto da lì proponendomi di fare il casting, che ho sostenuto ancora prima che uscisse la trasmissione. Ho partecipato a diversi casting e alla fine sono stato scelto tra tanti agenti immobiliari in tutta Italia. – racconta Nencioni a VTrend.it – Quando mi hanno detto che avrei partecipato al programma, la mia prima reazione è stata di stupore e meraviglia. Sono molto autocritico, ma durante il casting mi sono piaciuto e pensavo fosse solo un’esperienza; invece, quando è arrivata la chiamata che confermava la mia scelta come nuovo agente immobiliare di Casa Prima Vista, ho pensato: “Aspetto un attimo, non vorrei aver capito male.” È stata una conferma importante di un percorso in cui ho creduto e investito anima e cuore per tanti anni, e sono stato felice di far parte di un cast così importante.»
«Il mio lavoro davanti alle telecamere non cambia affatto rispetto alla vita quotidiana. Tutto quello che vedete è autentico: quando parte il ciak, la visita si svolge come in un normale appuntamento di lavoro. – spiega Nencioni – Non ho mai avuto momenti di tensione o imbarazzo, perché sono abituato a essere davanti alla telecamera grazie ai video e ai contenuti che produco sui social da anni. Anche se la telecamera di uno smartphone è diversa da quella televisiva, quando incontro gli acquirenti tutto si normalizza e sono semplicemente me stesso, naturale, e questo è molto bello anche per il pubblico, perché arriva la persona autentica, non solo il professionista.»
«Dietro le quinte, il rapporto tra noi tre è di collaborazione e competizione sana. Essere competitivo fa parte del ruolo di agente immobiliare, ma tra di noi c’è rispetto e amicizia. Ci conoscevamo già come colleghi e professionisti, avendo anche condiviso eventi della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionisti (FIAP), di cui sono vicepresidente per Pisa-Lucca. – racconta Nencioni – Durante la trasmissione abbiamo passato tante ore insieme, il che ha fatto nascere un’amicizia vera e profonda, diversa da quella che si può creare solo sul lavoro. Abbiamo voglia di vederci anche fuori, per un aperitivo o un pranzo. La competizione nel programma è reale, ma sana, e ci aiuta a fare bene il nostro lavoro, senza mai perdere il rispetto reciproco, che è uno dei miei valori fondamentali.»
«Per me, il valore più importante per un buon agente immobiliare è l’etica. Un buon agente deve essere una persona trasparente, pulita, che sappia ascoltare e comprendere i bisogni del cliente, entrare in empatia con lui, e lavorare con sincerità. In un mondo dove spesso si cerca solo di vendere qualcosa, trovare una persona che metta al primo posto le persone anziché il guadagno fa la differenza. I soldi arrivano come risultato di un percorso corretto. Il mio obiettivo non è vendere a tutti i costi, ma far sì che la casa scelta soddisfi davvero le esigenze dei clienti e li renda felici. – sottolinea Nencioni – Questo percorso io lo chiamo “il viaggio verso casa,” e proprio questo è il titolo del mio libro. È importante che le persone si ricordino di me per il modo in cui le ho accompagnate e che poi passino parola ad altri: così arrivano i successi.»
«Riguardo alla casa perfetta, penso che non esista. – dice Nencioni – Esiste invece la casa giusta, quella che soddisfa i bisogni e le esigenze di chi la cerca, che è adatta oggi e potrà esserlo anche negli anni a venire, e che ha caratteristiche per essere facilmente rivenduta se si dovesse cambiare idea. Anche con un budget illimitato non esiste la casa perfetta, perché ci sarà sempre qualcosa da migliorare o modificare. Spesso chi cerca parte dalla casa dei sogni e dopo varie ricerche si accorge che la casa perfetta non esiste, perché bisogna far combaciare tanti fattori: budget, zona, vani, luce, servizi, piano, spazi esterni… è impossibile avere tutto. La casa giusta, invece, è quella che con i piedi per terra le persone scelgono e che diventa perfetta nel tempo.»
«Per quanto riguarda il mio passato, ho iniziato come geometra, una professione che ho esercitato fino a 26 anni, ma contemporaneamente, da quando avevo 17 anni, coltivavo una forte passione per la musica. Ho lavorato come DJ in diversi locali della Toscana per più di vent’anni, specializzandomi in musica elettronica, house e ambient. Fare il DJ mi ha permesso di conoscere tante persone, alcune delle quali sono diventate poi clienti nel mondo immobiliare. La musica mi ha insegnato a entrare in contatto con le persone, mentre il lavoro da geometra mi ha dato solide competenze tecniche sulle case, dalla costruzione alle normative. Mixando queste due esperienze, ho creato il mio stile di agente immobiliare, che cerco di svolgere in modo diverso e meno noioso rispetto al modello tradizionale. Durante alcuni appuntamenti porto con me la musica, creando un sottofondo sonoro che aiuta le persone a vivere un’esperienza positiva all’interno delle case. Questo si chiama marketing uditivo. – conclude Nencioni – Inoltre, aggiungo il marketing olfattivo usando profumi e aromi, e il marketing visivo con l’home staging, ovvero la preparazione degli ambienti con colori neutri, quadri e complementi d’arredo per far sentire subito il visitatore a casa. Questi elementi stimolano i sensi e creano un’atmosfera accogliente, perché la scelta della casa è una decisione importante, che spesso si prende in pochi secondi. Per questo la casa deve essere presentata al meglio: ordinata, pulita, profumata e magari con piccoli dettagli come biscotti fatti in casa poco prima della visita, per creare un’esperienza unica e piacevole.»
Con loro, la Toscana diventa la terza grande protagonista del programma, accanto a Milano e Roma, le due città da cui provengono gli altri agenti ormai ben noti al pubblico.
La formula vincente del programma resta invariata: ogni episodio vede i tre agenti sfidarsi per soddisfare i desideri di un cliente. Solo uno di loro riuscirà a conquistare la preferenza e a vincere il premio finale, mentre i commenti “a caldo” degli altri due, appostati in un van, aggiungeranno pepe e ironia al racconto.
La nuova stagione è iniziata lunedì 5 maggio alle 20:30, con le prime puntate ambientate a Milano e Roma. La Toscana, con le sue bellezze e l’intraprendenza degli agenti pisani, entrerà in scena a partire dal 9 giugno. I 35 episodi saranno trasmessi fino al 20 giugno.