Questa esperienza, che ha coinvolto ragazzi, adulti e fedeli di ogni parte del mondo, rimarrà nella memoria collettiva come una testimonianza di fede, speranza e comunità.

Il Giubileo degli Adolescenti, un evento di grande rilevanza durante il Giubileo, ha visto la partecipazione di numerosi gruppi provenienti da tutta Italia, tra cui quelli della provincia di Pisa. In particolare, il gruppo Scout di Ponsacco, insieme a quelli di Casciana Terme e Peccioli, ha preso parte con grande entusiasmo, in un percorso che ha coinvolto i ragazzi per mesi, preparandoli sia spiritualmente che emotivamente.
Vincenzo Piricò, capo reparto del gruppo di Ponsacco, racconta che l’idea di partecipare è nata all’inizio tra i capi del gruppo. “Abbiamo visto che tra gli eventi del Giubileo c’era uno dedicato agli adolescenti e così l’abbiamo proposto ai ragazzi. Loro hanno subito accolto l’idea con entusiasmo e si sono messi in gioco per comprendere il tema lanciato: ‘Pellegrini di Speranza’, approfondendo il significato del Giubileo, le porte sante e l’indulgenza“.
Nel corso dei mesi, da gennaio ad oggi, è stato sviluppato un bel percorso educativo e formativo. “Abbiamo coinvolto circa 80 ragazzi, tra cui 35 provenienti da Ponsacco. Insieme agli altri gruppi di Casciana Terme e Peccioli, abbiamo condiviso un’esperienza di crescita spirituale e umana molto forte“, continua Vincenzo.
Comunque, quando la notizia della morte del Papa Francesco è arrivata, l’atmosfera è cambiata. “Lunedì scorso, quando abbiamo appreso la notizia, siamo rimasti sconvolti. Il clima che avevamo creato, di preparazione e gioia, è stato inevitabilmente influenzato dalla tristezza. La nostra partecipazione non sarebbe stata la stessa che avevamo immaginato, ma comunque è stata significativa“. Nonostante le difficoltà, l’incontro con i fedeli provenienti da tutto il mondo, in occasione del funerale di Papa Francesco, ha offerto ai ragazzi un’opportunità di confronto e condivisione unica. “Molti di loro, quando ci fermavano per parlare, erano felici di condividere il loro percorso e perché erano venuti a Roma“, afferma Vincenzo.
Alcuni dei membri del gruppo, a causa dell’alto numero di persone, non sono riusciti a partecipare al funerale, ma due capi della comunità scout sono andati a San Pietro in rappresentanza di tutti. Elisa Gasperini, insieme a Vincenzo, ha preso parte alla cerimonia, un’esperienza che rimarrà indelebile nei loro cuori. “Ci siamo svegliati presto per entrare in piazza e, già appena arrivati, abbiamo realizzato l’enormità della situazione. La piazza era colma di persone da tutto il mondo, tutte lì per un saluto al Santo Padre“, racconta Elisa.
Il momento più toccante, sia per Elisa che per Vincenzo, è stato l’omelia del celebrante, che ha ricordato le azioni e l’eredità di Papa Francesco. “Essere lì, insieme a 250.000 persone, è stato qualcosa di indescrivibile. Vedere quella folla che si riuniva in un’unica voce, in un unico abbraccio di fratellanza, è stato un sentimento che non dimenticheremo mai“, aggiunge Vincenzo.
Nonostante il clima di tristezza, i giorni del Giubileo degli adolescenti sono stati caratterizzati da un’atmosfera di grande unione. I ragazzi, provenienti da diverse diocesi e associazioni, si sono incontrati in una Roma che, seppur ferita, ha saputo accogliere e unire tutti in un momento di riflessione profonda.
Filippo Bellagotti, aiuto capo del gruppo, ha sottolineato quanto il senso di comunità sia stato forte durante questi giorni. “Abbiamo visto e vissuto insieme l’unione e la fratellanza tra i partecipanti. In un momento così difficile, la solidarietà tra gli adolescenti e i fedeli è stata palpabile“, afferma Filippo.
La partecipazione a questi eventi, che coincidevano con il Giubileo degli adolescenti e il funerale del Papa, ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che vi hanno preso parte. “Questi giorni ci hanno insegnato quanto sia importante essere uniti, soprattutto nei momenti di dolore e di speranza“, concludono i capi scout di Ponsacco.
Questa esperienza, che ha coinvolto ragazzi, adulti e fedeli di ogni parte del mondo, rimarrà nella memoria collettiva come una testimonianza di fede, speranza e comunità. Un evento che ha permesso a tutti di sentirsi parte di qualcosa di più grande, uniti nel ricordo del Papa e nel cammino di speranza del Giubileo.