La psicologa Sabrina Costantini: “Il nostro obiettivo è fornire gli strumenti per riconoscere, nominare e gestire le proprie emozioni, reagire in modo più equilibrato e tollerabile e interrompere le condotte disfunzionali e autodistruttive”.
Al Servizio dipendenze (Ser.D) di Pisa è partito un nuovo percorso psico-educativo di gruppo per imparare a gestire le emozioni, i pensieri ossessivi, i pensieri giudicanti, gli impulsi e le condotte disfunzionali.
A condurlo sarà la psicologa Sabrina Costantini che, per sei mesi, una volta la settimana, seguirà dieci utenti attraverso attività di condivisione, elaborazione ed esplorazione.
“Il nome che abbiamo voluto dare a questo progetto è “Una vita degna di essere vissuta” – spiega Costantini – dal titolo del libro di Marsha Linhean, psicologa di fama mondiale che ha sviluppato il cosiddetto “approccio terapeutico”, che combina l’accettazione di sé e la capacità di innescare un cambiamento. Un approccio diventato il trattamento d’elezione per il disturbo borderline di personalità”.
“Si tratta di un gruppo disomogeneo per sesso, età e per tipo di dipendenza: alcol, cocaina, cannabis, gioco – prosegue Costantini- ma omogeneo rispetto al discontrollo degli impulsi e delle azioni disfunzionali: difficoltà relazionali, cutting, rabbia incontrollata, alimentazione discontrollata. Quello che ci aspettiamo al termine dei sei mesi è di fornire gli strumenti per riconoscere, nominare e gestire le proprie emozioni, reagire in modo più equilibrato e tollerabile per sé e funzionale nelle relazioni, nonché ad interrompere le condotte disfunzionali e autodistruttive”.
L’attività del Ser.D è rivolta alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle dipendenze da sostanze illegali come cannabinoidi, eroina, cocaina, anfetamine, ecstasy, LSD e delle dipendenze da sostanze legali come alcool, fumo, farmaci, delle dipendenze comportamentali, come il gioco d’azzardo.
“Nel 2023 il Ser.D pisano, che include le sedi di Pisa, Cascina ed il carcere, ha avuto in carico 1.585 utenti, di cui 227 per alcol, 76 per gioco patologico, 30 per accertamenti di non tossicodipendeza – afferma il direttore, Francesco Lamanna– mentre il resto dei nostri utenti è seguito per la dipendenza da sostanze, ovvero oppiacei, cocaina, stimolanti, cannabis e altri. Il numero utenti del 2023 e dell’anno in corso ha un aumento rispetto agli anni precedenti e la forbice legata alla variabile età di primo ingresso nel servizio mostra la tendenza ad allargarsi, sia verso il basso nell’età più giovanili, fino ai 13 anni, sia verso l’alto, arrivando a età superiori ai 70 anni”.